Marche, burocrazia e credito uccidono le nuove imprese

Ancona 14 gennaio. Fare impresa è facile. Resistere molto più difficile. Nelle Marche ogni anno nascono oltre 6mila imprese individuali ma sono quasi 7 mila quelle che cessano l’attività. Solo nel 2017 sono nate 5.967 aziende individuali ma hanno chiuso i battenti in 6.998. Meno di tre imprese  su 5 superano i primi cinque anni di vita e la metà delle attività lo fa a due anni dalla nascita. Ma non solo. Chi rinuncia alla sua attività imprenditoriale si scoraggia e non ci riprova più. Solo cinque imprenditori su cento, tra quelli che non hanno superato i primi cinque anni di vita, decidono di riprovarci. Nelle Marche, ad aver riaperto una impresa individuale, dopo una precedente chiusura, sono stati appena 129 in cinque anni, pari al 5,1 per cento.
“Per le piccole imprese individuali” afferma Giovanni Dini, direttore del centro studi Cna Marche “resistere sul mercato è sempre più difficile e, dopo l’entusiasmo iniziale, si arrendono agli ostacoli di una burocrazia elefantiaca, alla difficoltà di accesso al credito, ad un mercato interno sempre più asfittico e alle difficoltà di internazionalizzarsi per accedere al mercato estero”.
Il Centro Studi, sulla base dei dati Infocamere, ha seguito la vita di 6.507 imprenditori individuali che hanno avviato un’attività nel 2014. Dopo cinque anni hanno chiuso i battenti in 2.531, pari al 38,9 per cento. A fare peggio solo le imprese dell’Emilia Romagna (40 per cento), Toscana, (39,9), Piemonte (39,5) e Lombardia (39,2).

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