Marche. C’è più lavoro nelle costruzioni e nei servizi, ma solo per gli uomini. Attesa per la ricostruzione

Ancona 14 settembre.- Il 2018 sta segnando una ripresa dei posti di lavoro in alcuni settori manifatturieri delle Marche – la meccanica  in particolare– ma anche e soprattutto le costruzioni e i servizi. Anche se si tratta in grande maggioranza di nuovi occupati con contratti di lavoro a tempo determinato ( a tutele crescenti). Contratti che poi riguardano in netta prevalenza gli uomini e non le donne. Lo sostiene il Centro studi Cna, che ha elaborato a livello nazionale gli ultimi dati Istat. La leggera ripresa produttiva e occupazionale sarebbe dovuta, secondo gli artigiani, ad un rilancio degli investimenti in macchinari da parte delle imprese manifatturiere, e ad aspettative migliori per il prossimo futuro da parte delle aziende edili, in vista dell’avvio concreto della ricostruzione post-sisma.

In sintesi, nelle Marche tra il giugno 2017 e lo stesso mese di quest’anno gli occupati nel manifatturiero sono aumentati di 19.905 unità, passando da 176.259 a 196.164. I lavoratori nelle costruzioni sono cresciuti di 5.701 unità, e nei servizi  di 14.351. Calati ancora invece i posti di lavoro nel commercio, alberghi e ristoranti dove si sono persi 4.098 unità. “A giudicare dai dati Istat sull’occupazione” commenta il segretario Cna Marche Otello Gregorini “la ripresa produttiva sembra arrivata nelle Marche che fanno meglio della media nazionale sia per il tasso di occupazione che sale al 61,4 per cento contro il 59,1 per cento della media nazionale, sia  per il tasso di disoccupazione che nelle Marche è al 7,7 per cento  mentre in Italia è ancora al 10,7 per cento.” Complessivamente in un anno sono stati creati 41.200 posti di lavoro. Ma a beneficiarne sono stati soprattutto gli uomini (+33.942) mentre il lavoro femminile è creciuto solo di 7.258 addetti.

“Discordanze di genere ancora più elevate” sottolinea Giovanni Dini direttore Centro Studi Cna Marche  “interessano gli inattivi scoraggiati, quelli che non cercano un lavoro anche se sarebbero disponibili a lavorare: alla fine di giugno 2018 gli uomini in tale condizione sono calati del 50% (da oltre 10mila a 5.316) ma le donne sono cresciute di oltre il 55% (da 8.356 a 13mila). Il fenomeno dei Neet sembra ormai caratterizzare  le donne che superano decisamente il doppio degli uomini nella stessa condizione”.

La maggior parte dei nuovi occupati si ha, secondo il Centro Studi Cna Marche, tra i lavoratori dipendenti (+31.799) mentre gli indipendenti crescono di 9.403 unità.

 

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