Marche, crescono le donne nelle case rifugio : 143

Ancona.- Nel corso dell’assemblea regionale dedicata alla presentazione del rapporto sulla violenza di genere nelle Marche, la Consigliera Manuela Bora (Pd), in veste di relatrice di minoranza, ha espresso gravi preoccupazioni in merito ai dati presentati.

“I numeri allarmanti confermano un aumento significativo dei casi rispetto al 2021 – dichiara Bora. Sono 143 le donne accolte dalle case rifugio rispetto alle 107 dell’anno precedente, 75 quelle ospitate nei centri antiviolenza contro le 42 dell’anno precedente.

Poi sono 806 i casi assistiti nei consultori rispetto ai 744 del 2021 e un incremento del 2,6% dei casi segnalati dai Pronto Soccorso.

Purtroppo alle aumentate richieste di aiuto – aggiune la consigliera – non corrisponde un adeguato incremento di risorse da parte della Giunta Regionale. Ci tengo inoltre a sottolineare che a questo quadro, sfuggono tutte quelle donne che quotidianamente subiscono abusi di ogni tipo e che non trovano la forza e il coraggio di denunciare, o ancora peggio, vengono disincentivate dal farlo”.

Manuela Bora

Il Rapporto annuale del World Economic Forum sul Global Gender Gap 2022 colloca l’Italia al 63esimo posto su 146 Paesi monitorati e al 25esimo in Europa su 35 Paesi.

“E’ evidente – continua Bora – che non bastano le panchine, le scarpe rosse, e i minuti di silenzio. La violenza contro le donne, specie se considerata in tutte le sue sfumature e non soltanto in termini di femminicidi, non può e non deve essere affrontata dal Governo con l’ennesimo inasprimento delle pene. Un approccio serio ed efficace deve partire dalla prevenzione e dall’educazione, e deve essere strutturale e costante. Serve un nuovo paradigma culturale che metta uomini e donne, bambini e bambine sullo stesso piano”.

Fabrizio Cesetti

In questi anni, il Gruppo Consigliare del Partito Democratico ha presentato diversi atti contro la violenza di genere, che comprendono le proposte di istituzione del fondo regionale per le spese legali sostenute dalle vittime di violenza endofamiliare, dell’insegnamento della parità di genere a scuola e della destinazione di una quota di case popolari alle donne vittime di violenza, tutti atti a prima firma della Consigliera Micaela Vitri. Il Consigliere Fabrizio Cesetti ha inoltre proposto la Legge per l’istituzione del fondo regionale per il reddito di libertà.

All’elenco si aggiungono i due atti promossi dalla stessa Bora, il primo per la realizzazione di ulteriori iniziative per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne, il secondo per l’introduzione dell’educazione emotiva nelle scuole primarie e secondarie.

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