Marche, export industriale crollato del 27%

Ancona 12 novembre.- I risultati del commercio internazionale del I semestre 2020 consentono di effettuare una prima valutazione degli effetti a livello territoriale della crisi in corso e di come le misure di contenimento e la sospensione di diverse attività nei mesi di marzo e aprile abbiano impattato sulle diverse specializzazioni. Da gennaio a giugno il calo dell’export dei distretti marchigiani è stato pari al 27,7%, inasprendo la situazione sfavorevole del 2019 che aveva fatto registrare un calo del 7,4%.

Tutti i nove distretti regionali, si evince dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – presentano un andamento negativo dell’export nel periodo gennaio-giugno.

Il sistema moda risulta essere quello maggiormente colpito dalla crisi: Calzature di Fermo (-31,4%), Abbigliamento (-28,5%), Pelletteria di Tolentino (-40,2%) e Jeans valley del Montefeltro ( -32,1%). Pesantemente colpiti anche i distretti del sistema casa: Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (-28,5%) e Cucine di Pesaro (-13,2%), nonostante sia uno dei migliori distretti del legno-arredo in Italia per tenuta nel primo semestre 2020.

Andamento negativo anche per Macchine utensili e per il legno di Pesaro (-21,6%), Cartario di Fabriano (-14,2%), Strumenti musicali di Castelfidardo (-17,3%).

Il trend è determinato sia dai mercati emergenti (-27,7%), sia dai mercati maturi (-27,8%), in evidenza i cali registrati in Cina e Hong Konge in Russia, dovuti prevalentemente alle Calzature di Fermo.

“I dati del semestre vanno ovviamente interpretati alla luce della crisi generata dal Covid- dichiara Cristina Balbo, direttore regionale di Intesa Sanpaolo- che nelle Marche è intervenuta in un contesto già indebolito dalle crisi del passato e dagli eventi sismici. Gli indicatori inerenti la primissima parte del secondo semestre lasciano intravedere segnali di ripresa ma l’evoluzione della situazione sanitaria, ad aggi incerta, sarà ovviamente determinante -.  Per quanto ci riguarda una così incerta evoluzione dei mercati rende ancor più fondamentale mettere a disposizione delle nostre aziende strumenti rapidi e facilmente accessibili: nei primi nove mesi dell’anno abbiamo erogato un miliardo di euro di nuovo credito alle imprese marchigiane ed attivato 10mila moratorie ad aziende per 1,5 miliardi di debito residuo”.

Le ultime informazioni disponibili sul terzo trimestre segnalano un rimbalzo importante dell’attività produttiva e delle esportazioni. La capacità di recupero varia da settore a settore. Lo scenario resta molto incerto e fortemente condizionato dall’evoluzione della pandemia. Tuttavia, secondo Intesa Sanpaolo “diversamente dalla scorsa primavera, l’intensità di eventuali misure restrittive potrà essere contenuta dalla miglior preparazione di imprese e individui.”

 

 

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