Marche, le 10 infrastrutture più urgenti. Tavolo imprese Regione

Ancona. Fare presto, per vincere una sfida strategica per il futuro delle Marche. E’ l’appello lanciato oggi dalla cinque principali associazioni produttive, nel presentare alla Regione le dieci priorità infrastrutturali del territorio. Un manifesto di poche pagine ma molto concreto, che indica alla politica le scelte divenute ormai  ineludibili per il rilancio dell’economia marchigiana.

Alcune di queste sono note. Dal completamento della Fano-Grosseto al potenziamento del porto di Ancona, dalla terza corsia dell’A14 nel tratto a sud di Pedaso alla Mezzina alla Pedemontana, per arrivare all’adeguamento del tratto ferroviario Orte-Falconara, e alla Salaria. Ma ora le imprese chiedono che si passi dalle parole ai fatti, anche per non perdere le opportunità offerte dal Piano nazionale di resilienza e ripresa. Cominciando dalla progettazione delle opere più grandi e dall’avvio dei cantieri per quelle più piccole, passo dopo passo.

Al centro il presidente Acquaroli

Il documento sottoscritto da  Cna, Cgia, Confcommercio e Confindustria e Coldiretti è stato illustrato oggi al Governatore Francesco Acquaroli e agli assessori regionali Guido Castelli e Fabrizio Baldelli, presso la sede della Camera di commercio. Presente anche il presidente dell’ente camerale, Gino Sabatini che ha sottolineato l’importanza della collaborazione unitaria di tutta la filiera istituzionale ed economica, ai fini dei programmi da mettere in campo.

Dopo l’introduzione di Paola Bichisecchi, dirigente di Confindustria, che ha parlato di valenza strategica dell’iniziativa, chiedendo alla Regione di colmare il gap delle infrastrutture in tempi brevi, soprattutto collegando meglio la costa adriatica con quella tirrenica e con Roma, tutti i rappresentanti delle categorie produttive sono intervenuti nel dibattito. Ognuno evidenziando un aspetto del piano in 10 punti, a seconda della propria realtà associativa e delle proprie urgenze.

La mappa delle infrastrutture

Cosi Paolo Silenzi per la Cna ha ricordato la necessità di accellerare sul progetto della Terza corsia dell’A14 da Pedaso a San Benedetto, spiegando che esistono tre ipotesi tecniche in campo : l’ampliamento, l’arretramento del tracciato o la realizzazione di un nuovo asse in una sola direzione.

Per Confartigianato il presidente Emanuele Pepa ha puntato l’attenzione sul porto di Ancona e sulle strade dell’area fabrianese e della provincia di Macerata, mentre il rappresentante di Confcommercio Giacomo Bramucci ha sostenuto che l’aeroporto è “la carta d’identità di una regione” che ha aziende che operano su tutti i mercati internazionali, aggiungendo che occorre terminare a nord delle Marche la Fano-Grosseto per collegare meglio il territorio con la Toscana e tutti i suoi importanti distretti produttivi.

Code sull’A14

Dal canto suo la giovane presidente di Coldiretti, Maria Letizia Gardoni ha chiesto alla Regione di potenziare la rete delle infrastrutture idriche, mentre il rappresentante di Confindustria ha sollecitato l’avvio rapido dei lavori, sostenendo che forse con i nuovi costi energetici per le imprese il PNRR andrebbe rivisto.

Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha risposto alle categorie di pensare intanto ad una soluzione unica per la terza corsia A14, per evitare ritardi e per portare una voce unica la Ministero e poi ha aggiunto : “Abbiamo salvato l’Interporto e vogliamo rilanciare tutte le opere necessarie al territorio per renderlo competitivo. Ma occorre fare squadra presso il Governo e tutti i tavoli istituzionali perché la maggior parte delle risorse verranno da fuori regione.”

Prima del Governatore l’assessore Baldelli aveva annunciato che la Regione aumenterà i fondi per la progettazione degli interventi.

Marco Traini

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