Marche, rischio Mafia per hotel e ristoranti : grazie al covid

Fermo.- Le restrizioni imposte dalle autorità per arginare la presunta diffusione del covid sul territorio, sta mettendo a terra interi comparti. A cominciare da tre maggiormente esposti agli effetti negativi delle norme e delle limitazioni agli spostamenti di cittadini e turisti. Stiamo parlando di ospitalità, ristorazione e agenzie di viaggi. Con la conseguenza che sono di molto aumentati i rischi di infiltrazioni criminali nelle aziende in grande difficoltà finanziaria.

Secondo un indagine del Cerved di Milano, analizzato per le Marche dallo Studia Iuris di Fermo, nella nostra regione il 31% degli hotel rischiano di finire nelle mani di organizzazioni o soggetti della malavita, il 26% dei ristoranti e ben il 39% dei tour operators . E questo con operazioni di riciclaggio di denaro, acquisizioni più o meno nascoste e quant’altro. Una situazione potenzialmente esplosiva che dovrebbe allarmare le istituzioni locali, oltre che quelle nazionali. Ma che sembra invece lontana dalle preoccupazioni dei vertici politici ed economici, e poco meno delle forze sociali.

“Purtroppo – sottolinea l’avvocato Igor Giostra di Studia Iuris –  anche il nostro territorio si è dimostrato permeabile a organizzazioni criminali in grado di esportare il sistema dell’infiltrazione mafiosa in attività che, causa difficoltà economiche, cadono facile preda di chi ha in mano la doppia leva del denaro e della minaccia. Associazione a delinquere, estorsioni, usura, riciclaggio diventano così reati simbolo di una criminalità di stampo mafioso che punta ad inquinare un sistema ed un tessuto economico come il nostro, tutto sommato ancora sano.

“I possibili e più efficaci rimedi sono – prosegue l’avvocato Giostra – di natura preventiva. Non cedere alle lusinghe del “socio generoso” che vuole entrare in società o di chi presta i soldi con troppa facilità. Eppoi – aggiunge il legale – informare sempre preventivamente i consulenti (commerciali e legali) delle operazioni che si intendono fare e con chi : diffidare dei prestanome e pretendere di conoscere con chi si tratta veramente”.

Nel piano più squisitamente penale, è importante avere fiducia nelle forze dell’ordine appena si comprende che “l’aiuto esterno” si sta trasformando in estorsione o ricatto.

Sempre secondo Giostra “registrazioni di colloqui, intercettazioni ambientali, appostamenti, controlli ed interventi tempestivi possono prevenire e cogliere momenti decisivi di flagranza del reato che disinnescano sul nascere il perfezionarsi dello stesso,  avendo spesso come conseguenza adeguate misure cautelari, come il carcere. Fondamentale è confidarsi, non avere vergogna o timore e costruire una rete di protezione nella quale il legale può svolgere un importante ruolo di consiglio e regia.  “

 

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