Marche, un quarto dei minori in povertà relativa

Ancona 17 novembre.- La situazione era già grave prima della presunta emergenza covid, ma ora è anche peggiorata. Stiamo parlando delle famiglie in povertà o con redditi insufficienti nelle Marche, a causa di una serie di fattori economici e occupazionali ai quali le norme per la crisi sanitaria hanno aggiunto nuovi problemi. Secondo l’organizzazione che si occupa di tutelare l’infanzia a livello internazionale, “Save the children” nella nostra regione il 23,3% dei minori sarebbe in una condizione di povertà relativa. Una dato più alto della media nazionale, che si attesta al 22%. Nello studio riportato dall’Ansa, si evince che lo scorso anno scolastico 2018-2019 solo il 18,8% dei bambini aveva accesso ai servizi pubblici offerti dai Comuni. E ancora 1 una ragazza su 5, nelle Marche non studia, non lavora e non segue alcun percorso di formazione, con la dispersione scolastica che è complessivamente arrivata al 8,7%. Dati che disegnano una situazione allarmante, sul piano sociale ed educativo e che non vedrà certo a breve un trend di miglioramento. A meno che non si esca dal limbo della paura per il covid e i divieti vengano ridotti, tutte le attività e le imprese possano lavorare liberamente e magari anche tornare ad assumere. Ma sembra che al Governo, così come affermato dal presidente nazionale degli industriali interessi solo gestire “l’emergenza” e dare sussidi – pochi e non a tutti – e non invece cominciare a fare piani e investimenti per il futuro del Paese.

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