Media e Social tra conflitti e cultura della pace

Ascoli.- “La penna è più potente della spada: Media e Social tra Conflitti e Cultura della Pace” è il tema del webinar inaugurale dell’Associazione Internazionale Media per la Pace (IMAP), che si svolgerà mercoledì 10 maggio  dalle 18:00 alle 19,30.

Organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa istituita dalle Nazioni Unite nel dicembre del 1993, l’incontro è stato organizzato da Universal Peace Federation (UPF) e da IMAP.

ll webinar si propone di esplorare il contributo che i media possono dare per creare le condizioni per una pace duratura, prevenire e risolvere i conflitti e promuovere società più pacifiche e inclusive. Sarà trattato il tema dell’informazione e della comunicazione quali beni essenziali per difendere la libertà, per promuovere i diritti umani e contrastare discriminazioni, ingiustizie e totalitarismi.

Per Marco Lombardi, direttore della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano “che la penna sia più potente della spada non è una novità: entrambe feriscono e uccidono, seppure in modo diverso. La guerra cognitiva che stiamo vivendo dimostra quanto e le nuove strategie del conflitto utilizzano tutte le tecnologie del digitale nella cosiddetta “infowar” dove post-verità e fake news moltiplicano i fattori d’incerteza e di rischio”. “Secondo me – ha proseguito – è a partire da questa consapevolezza, di nuovi scenari di minaccia, che si deve riconsiderare il ruolo dei giornalisti e dell’informazione, attori cruciali nel perseguire e promuovere un percorso di pace!”.

Interverranno al confronto, insieme allo stesso Lombardi, Carlo Zonato, Presidente UPF Italia, Vittorio Patanella, Coordinatore IMAP, Marino D’Amore, Docente in Social Media e Social Network, Università Niccolò Cusano; Marco Respinti, Giornalista, Saggista e Docente, Direttore Responsabile “Bitter Winter”; Maria Pia Rossignaud, Direttrice Media Duemila, Vice Presidente Osservatorio TuttiMedia; e Maria Pia Turiello, Criminologa Forense, Mediatore nell’Alta Conflittualità, Moderatrice.

 

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