Mercato libero, ecco quanto si può risparmiare su luce e gas

Ascoli Piceno 29 ottobre.- Negli ultimi anni le famiglie italiane hanno dovuto sottostare ad un mercato dell’energia a dir poco altalenante. Fra rincari e cali delle tariffe, infatti, è sempre stato difficile preventivare il costo delle bollette, con ovvie conseguenze in termini di gestione del budget domestico. Eppure, già da tempo, le sorti del mercato tutelato dell’energia appaiono segnate: dopo una serie di rinvii, infatti, il mercato libero diventerà obbligatorio da luglio 2020. Di conseguenza, fra meno di un anno tutti i consumatori dovranno passare ad un operatore che agisce in questo settore. Decaduto il prezzo a maggior tutela, le famiglie potranno risparmiare sulle spese di luce e gas.

Ecco quanto si può risparmiare con il mercato libero

Premesso che il passaggio sarà obbligatorio per tutti, questa rappresenta comunque una buona notizia, per via dei benefici che porterà alle bollette dei cittadini italiani. Perché con la transizione al mercato libero si potranno risparmiare cifre notevoli, come testimoniato fra l’altro da questa analisi presente sull’edizione online del Corriere della Sera. Secondo le previsioni di settore, non a caso, si parla di un risparmio complessivo per le famiglie che raggiungerà la cifra di 309 euro annui. Per le coppie il risparmio arriverà ad un massimo di 212 euro, mentre per chi abita da solo ci si trova di fronte ad una cifra intorno ai 114 euro. Poi è possibile fare una stima comparto per comparto: in quanto a luce elettrica, sarà possibile ridurre le spese di massimo 78 euro, mentre per il gas ci si trova di fronte ad un risparmio che oscilla fra un minimo di 24 euro ed un massimo di 134 euro.

Come funziona il mercato libero?

Innanzitutto è il caso di specificare che oggi ci sono molti più operatori, da quelli storici fino ad arrivare ai nuovi gestori di luce e gas come Accendi, che immettono sul mercato promozioni diverse, in modo tale da cercare di intercettare più utenti. Questo fatto produce una chiara conseguenza: la presenza di più gestori con tariffe al ribasso fa aumentare la concorrenza, ed è un elemento positivo per i consumatori.

La principale differenza con il mercato tutelato, che presto chiuderà i battenti, è la seguente: i fornitori possono stabilire il prezzo in autonomia, se si parla della componente energia. Un altro fattore sotto il pieno controllo del fornitore è la politica in merito al meccanismo di fatturazione, senza poi considerare gli eventuali sconti. Di fatto, i clienti hanno la possibilità di aprire una negoziazione e di rivolgersi all’operatore più conveniente per la propria situazione di consumo. Nel mercato a maggior tutela, invece, era il fornitore che imponeva un prezzo, e il cliente non poteva fare nulla per contrattare sulla spesa. In questo modo, quindi, grazie al regime concorrenziale gli utenti avranno la possibilità di scegliere tra tariffe diverse, con i fornitori che cercheranno di mettere sul piatto di volta in volta l’offerta migliore.

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