Migranti. Castelli contro sindaci Palermo e Napoli: ‘ Decreto Salvini non è criminogeno’

Ascoli Piceno 2 gennaio-. “Il decreto Sicurezza in materia di immigrazione  contiene norme condivisibili e ampiamente attese da moltissimi sindaci italiani in quali, negli ultimi anni, hanno subìto gli effetti di una politica di accoglienza disordinata e irrazionale.’ Così il sindaco di Ascoli Guido Castelli, evidentemente spostandosi sempre più verso la Lega,  commenta la decisione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando- poi appoggiata anche da altri primi cittadini – di sospendere l ‘applicazione del Decreto Sicurezza perché ritenuto ‘disumano e criminogeno’.

‘Rispetto la posizione dei colleghi di Palermo e Napoli – spiega Castelli- ma per quanto mi riguarda, parlare del decreto 132/18 come di un provvedimento “criminogeno e disumano” è assolutamente fuorviante. Se c’è stato qualcosa di criminogeno in Italia, rispetto a questa tematica, è stata piuttosto l’idea di una “immigrazione illimitata” che negli ultimi anni in Italia – almeno sino all’insediamento del Ministro Minniti – ha oggettivamente alimentato il senso di insicurezza e il disagio sociale delle comunità locali. Sulle città, sulle prefetture e sulle comunità locali – è convinto  il.sindaco piceno – si sono scaricati i costi gestionali, sociali e di sicurezza di un fenomeno gestito con la lente dell’ideologia e non con il buon senso. Lo stesso SPRAR che nei primi anni del 2002 nasce per favorire l’integrazione a livello comunale di quanti (rifugiati, minori e titolari di permesso di soggiorno) avevano giá ottenuto il riconoscimento del diritto di permanere in Italia ha subìto una grave torsione che nè ha compromesso l’originale finalità’

Secondo Castelli poi ‘dal 2015 lo SPRAR – con l’estensione massiva del cd. “ permesso umanitario” – è diventando uno strumento per gestire l’accoglienza dei richiedenti asilo e non piú per favorire l’integrazione dei regolarizzati. La cancellazione dei flussi programmati e l’equiparazione tout court tra richiedenti asilo e immigrati economici ha prodotto conseguenze che era doveroso contrastare agendo alla radice di quella ingiustificata equiparazione. Il Decreto Sicurezza proposto dal Ministro Salvini chiude questa stagione cambiando l’approccio alla gestione del problema.”

 

 

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