Migranti. Castelli e Arrigoni replicano a Ceriscioli : “Decreto sicurezza non taglia assistenza”

Sempre più infiammata anche nelle Marche la polemica sulle conseguenze per i migranti già presenti sul territorio, previste dalle nuove norme del decreto sicurezza varato dal Governo, su impulso del Ministro dell’Interno Matteo Salvini. All’intervento critico del presidente della Regione Luca Ceriscioli (Pd), che ha paventato un ricorso alla Consulta anche sul tema ( dopo le norme sul terremoto..) replicano oggi il coordinatore della Lega, Paolo Arrigoni e il sindaco di Ascoli, nonchè delegato nazionale per la Finanza locale dell’Anci, Guido Castelli ( che molti danno sempre più vicino al Carroccio, in vista delle elezioni regionali..). Secondo entrambi, in sostanza il governatore marchigiano mentirebbe sul fatto che il decreto vada a tagliare la protezione sanitaria e sociale per gli extracomunitari.

“Se avesse letto il testo- sostiene Arrigoni- Ceriscioli saprebbe  che i richiedenti asilo continueranno a beneficiare degli stessi servizi di accoglienza e di assistenza, delle cure mediche e dei servizi scolastici per i minori. La verità è che il Partito Democratico è allergico ai temi della sicurezza e del rigore, e che ha lasciato in dote la presenza di 700 mila presunti profughi, per la maggior parte clandestini. “

Dal canto suo il sindaco di Ascoli ricorda al presidente della Regione Marche , con tono più moderato del senatore leghista ( e lombardo come Salvini) che vengono “comunque assicurate, nei presidi pubblici e privati accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorchè continuative, per malattia e infortunio e gli interventi di medicina preventiva. La residenza, a ben vedere – prosegue Castelli- rileva solo ai fini della concessione di contributi economici, della patente e dell’assegnazione delle case popolari ma mi rifiuto di pensare che Ceriscioli voglia mettere sullo stesso piano, ai fini degli alloggi sociali  i clandestini con coloro che, italiani o stranieri regolarmente residenti, hanno il diritto di soggiornare legittimamente nel nostro paese. Mi rifiuto di pensarlo ma ormai il Governatore ci abituato alle sorprese più amare e , tra queste, potrebbe esserci l’attivazione di un contenzioso tra regione e Stato rispetto ad una legge che finalmente va nel senso di governare l’immigrazione e non di subirla come fosse una condizione ineluttabile.”

Lo scontro politico , questa volta sulla pelle degli immigrati è destinato ad aumentare.

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