Moratorie bancarie verso la scadenza, Cgia chiede una proroga

 Macerata.-Ad oggi, la scadenza delle moratorie bancarie è stata fissata al prossimo 30 giugno. La data si sta avvicinando e rischia di abbattersi la scure sugli imprenditori.  La moratoria sui mutui era stata una delle prime azioni attivate per fronteggiare i danni economici scaturiti nello scoppio della pandemia, e per le stesse ragioni si era sentita la necessità di prorogarne i suoi effetti.

“È il momento di intervenire ancora in questa direzione – l’appello di Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno, Fermo -, posticipando nuovamente la scadenza. Le imprese non sono pronte a sobbarcarsi un ulteriore fardello, c’è il pericolo di amplificare la moria già annunciata”.

A spiegare i motivi di questa richiesta è il Presidente di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno -Fermo, Renzo Leonori.

“Fine giugno è alle porte – il punto di Leonori – e non c’è stato quel così rapido effetto di mitigazione sulla crisi che speravamo. I sentori di ritardi sono stati confermati dal Decreto Sostegni, che è inadeguato ad affrontare le imminenti sfide del Sistema Italia. L’ultima proroga alle moratorie dei prestiti – aggiunge il Presidente Cgia – è stato un valido strumento di respiro, e ha aiutato le MPI a resistere in questo anno di grossi sacrifici. Ma è evidente come la pandemia continui a premere sull’economia, frenando la ripresa di moltissime attività. Per questo bisogna intervenire subito sui prestiti, prorogando quanto prima le nuove scadenze. Si agisca rapidamente. ”

Identificare un nuovo termine, rappresenta per le aziende uno spiraglio dal rischio concreto di dissesto finanziario.

Confartigianato sta già muovendosi, assieme alle altre associazioni, per chiedere alle istituzioni di continuare a garantire liquidità.

“Il sostegno alle imprese – le conclusioni di Leonori – si traduce anche in una collaborazione fattiva tra istituti di credito e cittadini. È inoltre necessario che le banche accordino nuove moratorie senza l’obbligo di classificazione del debitore in forborne o, addirittura, in default”.

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