Morte di Sensini, sindaco di Fiastra indagato per omicidio

Fiastra (Mc)- Niente chiusura delle indagini per la morte della guida escursionistica Michele Sensini. L’incidente avvenne il 28 giugno del 2022 lungo il sentiero 342 delle ‘Gole del Fiastrone’, le quali fanno parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

L’uomo lo stava percorrendo in sella alla sua bicicletta quando cadde in una voragine, nulla poté evitare il peggior epilogo. Il sentiero era stato riaperto solamente cinque giorni prima dal sindaco Scaficchia. Sensini, 47 anni si era recato lì perché era venuto a conoscenza della sua riapertura, essendo un esperto del Parco, voleva sincerarsi che tutto fosse sicuro per portare poi i turisti in visita.

Durante il percorso trovò una restrizione del sentiero che lo fece precipitare nel burrone. Esso era stato segnalato ai Carabinieri Forestali già anni prima, per questo le gole del Fiastrone erano state interdette, sia da Cessapalombo che da Fiastra, proprio in quest’ultimo posto venne riaperto il sentiero nell’estate 2022.

In seguito alla morte di Sensini la Procura aprì un fascicolo ma alla fine delle indagini, Enrico Riccioni, il sostituto procuratore designato, aveva chiesto l’archiviazione dell’accusa al sindaco di Fiastra. Motivo? All’ingresso del percorso c’era un cartello che indicava l’inagibilità. Inoltre il tratto dove è presente il burrone, era un esbosco della Comunanza Agraria. La famiglia di Sensini però non si è mai arresa, si è infatti opposta all’archiviazione del caso con il supporto legale di Giuseppe Giammusso poiché il sentiero 342 sarebbe stato riaperto senza aver fatto sostanzialmente nulla per renderlo agibile e fruibile a tutti.

Ora, a quasi due anni dal tragico episodio, il giudice Claudio Bonifazi ha dato sei mesi alla Procura per risentire Fagiani e Fusari (le due guide che poche ore dopo si erano recati nello stesso sentiero per un sopralluogo) ed il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia poiché non è ancora stata fatta chiarezza se ci siano state o meno responsabilità per quanto accaduto all’allora 48enne. Bonifazi ha chiesto infatti alla Procura di chiarire due fatti: come e se era stato reso noto che il sentiero fosse chiuso (senza considerare il cartello all’inizio del tratto) e se l’ordinanza del 23 giugno, si fosse occupata di consentire l’accesso al sentiero.

Le due guide escursionistiche sono chiamate a chiarire se Sensini ne avesse caldeggiato o meno la riapertura al sindaco. Il primo cittadino Scaficchia (indagato per omicidio colposo) invece dovrà rispondere del motivo per cui aveva inserito il divieto (pur non essendo competenza del Comune) e se fosse a conoscenza della chiusura degli altri accessi alle gole del Fiastrone. Solo in seguito il giudice deciderà come procedere nelle indagini per la morte di Sensini. Oltre a fare definitiva chiarezza sull’accaduto, l’obiettivo è anche quello di evitare che i pericoli causati dalla montagna e dalla sua percorrenza vengano sottovalutati in futuro poiché è di fondamentale importanza garantire la sicurezza agli escursionisti.

Lisa Grelloni

 

foto : Michele Sensini ( credit : giornalistitalia.it)

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