Nuova legge sulla caccia, Coldiretti : “Troppe lacune”

Ancona.- È ancora in gestazione dopo il passaggio in Commissione consiliare ma fa già parecchio discutere la nuova pdl sulla caccia con Coldiretti Marche che annuncia fin da subito una mobilitazione se non saranno accolte le richieste degli agricoltori.

A partire dalla volontà di introdurre un limite massimo di utilizzo delle risorse degli ATC per eventuali maggiorazioni sui danni arrecati alle colture.

“La certezza del risarcimento del danno deve essere sempre garantita” tuonano da Coldiretti Marche, che punta il dito anche contro l’assenza delle nuove disposizioni nazionali previste dall’art. 19 ter della Legge 157/92 introdotte con la Legge di Bilancio 2023 che permettono di intervenire con la selezione in casi eccezionali anche nelle zone vietate alla caccia, compresse le aree protette e quelle urbane, sempre anche nei giorni di stop venatorio.

I cinghiali sono responsabili del 75% dei danni in agricoltura e l’Osservatorio Asaps anche di 11 incidenti stradali con feriti gravi nella nostra regione.

“Il Piano di Contenimento della specie- ricorda Coldiretti- scaduto nel 2023, è stato prorogato, ma non rinnovato, cosi come stiamo assistendo inermi alla mancata approvazione del piano di contenimento della Pesate Suina. Siamo molto preoccupati perché nonostante le rassicurazioni stiamo assistendo a interventi che, nella migliore delle ipotesi, sono troppo timidi rispetto a un’emergenza che mette a repentaglio l’economia dei territori e la sicurezza dei cittadini” .

I nodi, secondo l’associazione sarebbe stati  tutti rinviati. Nessun accenno infatti al Regolamento unico per gli Atc, la cui situazione rimane identica – e quindi priva di controlli efficaci sulla loro operatività.

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