Nuovo diritto del lavoro e formazione continua per rilanciare lo sviluppo. Conflavoro a convegno con pmi

Contratti aziendali e territoriali e non più collettivi, che prevedano salari minimi ma anche retribuzioni differenti e incentivanti tra provincia e provincia . Formazione continua e professionalizzante per le persone,  che risponda realmente ai fabbisogni lavorativi delle imprese . Un Agenzia nazionale per lo sviluppo e l’occupazione, che rilanci la crescita del Paese, in collaborazione con università e scuole. E complessivamente, un nuovo Diritto del lavoro che sostenga i progetti delle piccole attività produttive e commerciali ma anche favorisca il merito dei dipendenti e dei collaboratori, nell’interesse comune delle aziende e della società. Sono queste alcune delle ricette per uscire dalla crisi e realizzare una ripresa economica e occupazionale dell’Italia, presentate ieri a San Benedetto del Tronto da Roberto Capobianco, presidente di nazionale di Conflavoro (associazione alla quale aderiscono 53 mila pmi del Paese). L’occasione è stata quella di illustrare  ai soci della provincia di Ascoli e aree limitrofe le novità introdotte dal nuovo Regolamento europeo sul trattamento dei dati personale, che ancora una volta può rischiare di penalizzare le imprese italiane prevedendo pesanti sanzioni per chi non si adegua alle norme. “Alcune delle nostre proposte sono state recepite nel Contratto di programma del Governo che si appresta a nascere – ha ricordato Capobianco – e ci auguriamo che finalmente alcune cose nel nostro Paese, cambino. Comunque sia per rilanciare la crescita occorre liberare soprattutto le aziende più piccole dai molti gravami che ora sono costrette a sopportare, rendendole più competitive e moderne, stabilire nuove regole che premino i lavoratori quelli più qualificati e meritevoli, lavoratori che sono il vero capitale di ogni realtà produttiva.” All’incontro di San Benedetto sono intervenuti anche il presidente provinciale di Conflavoro, Simone Marcelli e l’avvocato Francesca Pacini.

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