Olive del Piceno, produzione calata del 20%. Ma la qualità è alta

Ascoli Piceno 8 ottobre. – Raccolta delle olive, è una produzione a macchia di leopardo quella che si sta verificando lungo le vallate del Piceno. L’alternanza della produzione della pianta e il freddo più intenso in alcuni fondivalle durante la fioritura ne hanno determinato un calo del 20 per cento rispetto allo scorso anno. A segnalarlo la Cia Agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata.

Per gli agricoltori del territorio  che hanno attuato la procedura per evitare gli attacchi della mosca olearia, come si evince dai bollettini fitopatologici, gli ulivi non hanno subito un calo di produzione a causa dell’insetto. «Purtroppo per quei produttori locali – ha detto Ugo Marcelli presidente della Cia  e tra i pionieri della battaglia per ottenere la Dop per l’oliva ripiena ascolana – che non hanno avuto l’accortezza di seguire le indicazioni per evitare l’attacco di questo insetto,  si sono riscontrati dei problemi».

La qualità dell’olio extravergine d’oliva sarà  eccellente, soprattutto grazie agli interventi e alle spese sostenute dagli agricoltori nei mesi estivi per l’irrigazione dei campi.

«Il nostro olio sarà molto buono ma dovremo mantenere alta l’attenzione sugli attacchi della mosca con controlli capillari sul terreni – ha sottolineato il presidente Marcelli -. Per la quantità invece registriamo una decisa ripresa».

Il prezzo è di circa 110 euro a quintale, con una leggera tendenza all’aumento rispetto allo scorso anno.

 

 

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