Per Materviva il primo bilancio di sostenibilità

Macerata.- Generare benessere nel rispetto di persone, territori ed ambiente: è la mission di Materviva, azienda di Tolentino, attiva nella diffusione di alimenti provenienti da filiere sane e biologiche, che celebra il suo bilancio di sostenibilità integrata. Non a caso Materviva è una società benefit e indica tra le priorità le prospettive di benessere alimentare per tutti.

All’incontro, presso la cooperativa Pars Pio Carosi con sede presso la contrada di Cigliano a Corridonia, docenti universitari, esperti, tecnici e manager hanno passato in rassegna le ragioni della sostenibilità economica e sociale e dell’importanza che hanno per il business dell’impresa.

Un minuto di raccoglimento è stato dedicato a Fabrizio Sorbi, l’imprenditore che ha creato l’azienda, scomparso qualche settimana fa, e che ha visto in Materviva uno strumento per l’affermazione di idee e pratiche di produzione di cibo sano a favore di tutti. “Il suo sogno è vivo in noi – ha detto Sebastiano di Diego, amministratore delegato della società – e questo bilancio, fortemente voluto da lui, è una dimostrazione che sono state poste solide basi per proseguire sui giusti binari”.

Tra gli intervenuti alla presentazione Katia Giusepponi, Professoressa associata di Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Macerata, che ha curato l’indirizzo scientifico a supporto del reporting per la sostenibilità presso Materviva.

Un allarme sull’uso dell’agricoltura in maniera sbagliata è stato lanciato da Fabio Taffetani, Professore ordinario di Botanica presso l’Università Politecnica delle Marche:

Un allarme sull’uso dell’agricoltura in maniera sbagliata è stato lanciato da Fabio Taffetani, Professore ordinario di Botanica presso l’Università Politecnica delle Marche: “Il continuo e sempre più intenso uso di pesticidi e diserbanti nelle aree coltivate, il disinteresse per la fertilità del suolo, la sua esposizione all’erosione costituiscono un impatto notevole, capillare e particolarmente negativo, non solo per gli effetti sull’ambiente, sulla biodiversità e sulla qualità del territorio, ma soprattutto per la perdita del suolo che costituisce l’unica speranza di futuro per la nostra agricoltura.

L’agricoltura svolge un importante ruolo, non solo produttivo, ma anche di gestione del territorio, come la salvaguardia idrogeologica, la riqualificazione e l’equilibrio delle falde idriche : servizi questi che, nonostante siano da tutti riconosciuti ed abbiano specifiche misure della PAC, non trovano adeguate forme di traduzione in termini concreti, condivisi e messi in pratica nelle politiche di settore sia nazionali che regionali.

Occorre sostenere quelle aziende che scelgono di svolgere la propria attività produttiva in forme meno aggressive per la funzionalità e l’integrità del proprio agroecosistema”

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