Persico presidente imprese ICT di Confapi

Ancona. – Gli ultimi anni hanno visto un grande balzo tecnologico dell’informatica all’interno delle aziende, iniziato con l’industria 4.0 e proseguito con l’intelligenza artificiale. Gli imprenditori ricercano ed investono in tecnologie che garantiscono soluzioni più smart grazie alle quali prendere decisioni più veloci e al contempo più efficaci.

Oggi gli investimenti in alta tecnologia sono alla portata di tutte le realtà e ciò garantisce una rinnovata competitività anche per le aziende di dimensioni più ridotte che in passato avevano maggiori problematiche per emergere sul mercato.

Questi sono alcuni dei motivi per i quali, anche in seno a Confapi Industria Ancona, nasce Unimatica. Sotto la guida di Davide Persico, Ceo di Laser Informatica di Recanati, l’intento è quello di associare le imprese operanti nel settore dell’ICT e fornire un sostegno concreto nella soluzione dei problemi comuni relativi a questo settore.

L’avvio dell’attività è avvenuto alla presenza del Presidente nazionale UNimatica e membro di giunta nazionale Giorgio Binda.

“Le evoluzioni tecnologiche e i cambiamenti in corso riguardano tutti i settori – ha detto Persico che ha accolto l’invito del Presidente di Confapi Industria Ancona Mauro Barchiesi ad avviare il percorso – e le imprese anche piccole possono oggi cogliere la sfida del cambiamento forse addirittura più agilmente di organizzazioni più strutturate nelle quali la propensione ad accogliere le innovazioni tecnologiche è spesso più faticosa”.

Giorgio Binda, imprenditore varesino, Presidente nazionale di Unimatica, ha salutato l’avvio di questa nuova esperienza anche nel territorio di Ancona “con l’obiettivo – ha detto nell’incontro con Persico e il Direttore Michele Montecchiani – di supportare il sistema produttivo favorendo la conoscenza e l’utilizzo delle nuove tecnologie e accompagnandole in quella transizione digitale che può rappresentare un’opportunità per favorirne la competitività e per far crescere imprese e lavoro in un territorio, come quello marchigiano, nel quale la vocazione artigianale è conclamata”.

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