Liberazione, Pertini un esempio per i giovani

Ascoli Piceno 23 aprile.- Sabato 25 aprile, 75esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la Genoma Films del produttore e attore bolognese Paolo Rossi Pisu ( figlio del partigiano Raffaele Pisu), grazie alla collaborazione di Coop Alleanza 3.0, manderà in onda “Il giovane Pertini combattente per la libertà”, del regista Giambattista Assanti.

Il film, con il patrocinio dell’A.N.P.I., è alla sua Prima sul piccolo schermo e sarà trasmesso in contemporanea su 28 diverse emittenti televisive. Tra queste, nelle Marche, Rossini TV Pesaro – Canale dt 633,  Vera Tv Marche/Abruzzo – Canale lcn 79 ed Etv Marche Canale lcn 12. Nel cast Gabriele Greco, Dominique Sanda, Massimo Dapporto, Gaia Bottazzi e Cesare Bocci, oltre allo stesso Rossi Pisu.

“Il carteggio da cui è stata tratta la storia del film – scrive il regista Assanti- inizia nel 1929 e si conclude nel 1943. Le lettere che Sandro Pertini scriveva dall’ esilio in Francia, raccontano il suo entusiasmo di fervido socialista. Attraverso i suoi scritti e le sue testimonianze, partecipiamo alla sua avventura di fuggiasco, detenuto e poi confinato politico. I suoi scritti, peraltro molto sofferti, con la madre Maria Muzio, raccontano di alcune amicizie vissute con alcuni dei suoi compagni e amici (Claudio Treves, Filippo Turati, Adriano Olivetti, Ferruccio Parri) e di un grande amore, per la sua fidanzata Matilde, sacrificato ai quattordici, lunghi anni di prigionia e confino.

Il film ha inizio durante i primi giorni di insediamento come Capo dello Stato, nel Luglio del ’78, quando un vento impertinente spalanca la finestra e scompiglia le pagine di un vecchio diario la cui storia comincia in un giorno del 1929, giorno in cui il giovane Sandro viene portato al carcere di Santo Stefano. Attraverso la voce del nostro protagonista, il film racconta gli episodi più importanti e suggestivi degli anni di prigionia che vanno dal ’29 al ’43.”

Adriano Turrini, presidente di Coop Alleanza 3.0 dichiara: “Il film, che ruota attorno al concetto di libertà e coesione sociale, è straordinariamente contemporaneo. In un momento come questo forse abbiamo più sensibilità per comprendere il concetto di privazione di libertà e di immaginarne le implicazioni durante una dittatura nel periodo vissuto dal Presidente Pertini, che nelle sue scelte di vita, è stato testimone chiaro e fermo e non ha mai esitato a sacrificare la sua vita privata in nome della giustizia sociale e della libertà, valori basilari di ogni democrazia da sempre “.

 Paolo Rossi Pisu ricorda : “Questo film lo dedico al mio scomparso padre Raffaele Pisu, anch’egli ex-Partigiano, che avrebbe dovuto interpretare il Pertini anziano: fummo insieme ricevuti dal Presidente Mattarella che ebbe parole bellissime per Raffaele e per il progetto . Ho fortemente voluto quest’opera soprattutto pensando ai ragazzi delle scuole che oggi difficilmente sanno chi è stato Sandro Pertini, o che nel migliore dei casi hanno visto foto di un signore anziano con la pipa che nell’82 applaude gli azzurri sugli spalti del Santiago Bernabeu. Il Pertini che abbiamo raccontato noi – continua il produttore – è un giovane avvocato, illuminato dall’idea cardine socialista per la quale non c’è libertà senza giustizia sociale, e non c’è giustizia sociale senza libertà. Un socialista che si oppone al regime fin dall’inizio, e che per questo sconterà 14 anni di prigionia ed esilio. E ‘questo giovane straordinario che abbiamo voluto celebrare, indicandolo come modello alle ragazze e ai ragazzi di oggi “.

 

 

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