Politiche aziendali inclusive e per il lavoro, patto Estra e Viva Servizi

Ancona 20 novembre. – Un comune programma di principi e di conseguenti impegni per promuovere il Diversity Management nelle attività aziendali. Ad abbracciarlo, sottoscrivendo, ieri a Roma, il “Patto Utilitalia – La Diversità fa la Differenza”, Estra, primo operatore delle Marche nella distribuzione di gas ed energia elettrica e Viva Servizi, la società di gestione del servizio idrico integrato nella zona di Ancona.

Politiche aziendali inclusive a tutti i livelli dell’organizzazione, misure di conciliazione dei tempi vita-lavoro, gestione del merito trasparente e neutra rispetto alle diversità di genere, età, cultura, adozione di sistemi di monitoraggio dei progressi conseguiti e politiche di sensibilizzazione interne ed esterne, sono alcuni dei sette impegni contenuti nel Patto per la Diversity di Utilitalia, che rimane un documento aperto per tutte le associate.

“La diversità e l’uguaglianza sono due concetti indissolubili. – ha dichiarato Francesco Macrì presidente di Estra – L’uguaglianza implica pari diritti e pari opportunità, senza distinzione alcuna. Questo patto è un buon inizio. Certo dobbiamo ancora fare molti passi in avanti per rispettare un concetto così basilare e apparentemente scontato. Passi avanti nella società e nelle aziende. Anche in Estra, nonostante nel 2018 per la prima volta la percentuale di scatti di carriera sia stata maggiore tra le donne (10% contro il 5% degli uomini), vogliamo impegnarci sempre di più per far emergere la diversità che è un valore aggiunto”.

Per Chiara Sciascia ( nella foto), presidente di Viva Servizi Spa, Società a capitale pubblico, gestore unico di ambito del Servizio Idrico Integrato, su un territorio di 43 Comuni delle province di Ancona e Macerata, «occorre comprendere e valorizzare le differenze sia per garantire l’efficienza e la migliore organizzazione sia per dare concretezza alla funzione etica e sociale delle nostre imprese. In qualche modo siamo tutti diversi e ciò non è tanto (o non solo) riconducibile alle differenze di genere ma al fatto che siamo individui unici. Per quanto concerne Viva Servizi – aggiunge- stiamo studiando opportunità di miglioramento di questo percorso in un contesto aziendale nel quale la presenza delle donne in posizioni apicali, aldilà della presidenza della sottoscritta, sono rilevanti. Altro tema molto caldo è l’integrazione tra i dipendenti più esperti e meno orientati alle innovazioni tecnologiche e i neo assunti che hanno inclinazioni a dinamiche più smart e più facilità di apprendimento ma meno conoscenze acquisite nella pratica quotidiana».

Primi firmatari, oltre ad Estra e Viva Servizi, altre 25 aziende di servizio pubblico: A2A, ACEA, Acqua Campania, Acqualatina, AQP, AIMAG Mirandola, Alia, AMA Roma, AMAP, AMIU Genova, ASIA Napoli, ASM Magenta, CVA, Gruppo Dolomiti Energia, Gruppo CAP, HERA, Iren, MM, Padania Acque, Siciliacque, SMAT, Tea Mantova, UniAcque, Veolia Italia e Veritas.

Il Patto è stato elaborato dalla Commissione istituita un anno fa da Utilitalia per la valorizzazione e gestione della diversità, con il contributo attivo delle associate e con il supporto di Valore D e della Fondazione Belisario.

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