Ponte sul Tronto “Ancaranese” chiude a ferragosto ? Confindustria contraria

Ascoli. Possibile imminente chiusura del ponte sul fiume Tronto della strada Ancaranese. Secondo fonti imprenditoriali, l’importantissimo asse viario che collega il Teramano con l’Ascolano, potrebbe essere oggetto di interventi di risanamento già dalla seconda metà di agosto. L’ipotesi, emersa dopo un incontro tra associazione di categoria con l’assessore regionale Guido Castelli , preoccupa molto Confindustria picena, per le evidenti ripercussioni che il progetto potrebbe avere sull’operatività delle imprese delle zone industriali della valle del Tronto.

“Il ponte sul fiume Tronto che collega le Strada provinciale n. 3 (Comune di Ascoli Piceno) e la Provinciale n. 1/B (Comune di Ancarano) – dice il presidente Simone Ferraioli – è di fatto è il principale accesso ad est della Zona Industriale di Ascoli Piceno. Esso sarà oggetto di imminente chiusura già dalla seconda metà del mese di agosto, secondo quanto anticipato dai presidenti delle province di Ascoli Piceno e Teramo, Sergio Loggi e Diego di Bonaventura. A quaneeto si è appreso – aggiunge Ferraioli – si sta valutando se intervenire sul ponte, o meglio sui due ponte affiancati, quello in muratura più antico e quello in cemento armato più recente, con un finanziamento già disponibile di circa  5 milioni per azioni di “risanamento” o, come forse più conveniente, di realizzarne uno nuovo in sostituzione di questi, operazione da 11 milioni. Al di là di ogni valutazione tecnica, ci preme segnalare, a tutti gli enti a vario titolo coinvolti, che la strategicità di quel collegamento viario non può essere decisa con un così breve termine e senza un confronto con i tanti privati che insistono sull’area.”  Per il presidente degli industriali occorre “capire innanzitutto se esistono valutazioni di impatto sulla viabilità della Zona Industriale ove insistono anche numerose aree commerciali, e se sono mai stati inseriti dei sensori di traffico in grado di produrre dei modelli previsionali. E poi è necessario mettere in campo azioni efficaci in grado di evitare imponenti code di veicoli, perché specialmente dal lato abruzzese, il pericolo è di avere code di mezzi pesanti sino
al raccordo Ascoli-Mare e un inevitabile aumento del rischio di incidenti. ” Dunque Confindustria Ascoli , che associa nella vallata 80 aziende, chiede una proroga per la chiusura del ponte.

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