Prorogato il fondo di contrasto alla deindustrializzazione

Ascoli.- Dopo aver manifestato preoccupazione per le sorti delle imprese coinvolte nel bando di contrasto alla deindustrializzazione, alle prese con significativi ritardi accumulati da Invitalia nella comunicazione di chiusura dell’istruttoria, la CNA di Ascoli Piceno esprime soddisfazione per la proroga al 2024 concessa grazie al tempestivo intervento del commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli.

Si tratta di un provvedimento in grado di garantire una fondamentale boccata d’ossigeno alle aziende che, in assenza della proroga, non avrebbero avuto a disposizione i tempi tecnici per portare a termine gli investimenti entro la fine dell’anno, vedendosi così costrette a rinunciare al contributo.

Avendo accompagnato le imprese nella fase consulenziale e nell’iter burocratico della presentazione delle domande in collaborazione con il confidi Uni.Co, già dal mese di luglio la CNA di Ascoli Piceno aveva segnalato le problematiche connesse alle tempistiche decisamente strette e alle incognite che aleggiavano sul destino delle aziende beneficiarie, costrette a fare i conti con l’incertezza di poter investire in strutture e macchinari che, in poco più di un mese, difficilmente avrebbero potuto vedere la luce entro i termini originariamente fissati al 31 dicembre 2023.

Oggi, grazie all’intervento della struttura commissariale, le circa 75 aziende che hanno già ricevuto la pec, a cui si aggiungono le oltre 200 impresa del territorio possono contare su una scadenza adeguata per concludere i lavori relative alle opere murarie e fronteggiare in tempo utile gli eventuali ritardi legati alla consegna di macchinari e attrezzature.

«Come associazione esprimiamo la nostra gratitudine nei confronti del commissario Castelli e dello staff della struttura commissariale per aver accolto il nostro appello – dichiarano Francesco Balloni e Arianna Trillini, direttore e presidente della CNA di Ascoli Piceno – Grazie a un grande lavoro di squadra, le aziende coinvolte potranno programmare con più calma e senza affanni degli investimenti strategici per il futuro del tessuto imprenditoriale del Piceno. ».

Commenti

Comments are closed.