Regionali, 200 mila indecisi. La sfida è ancora aperta

Ascoli Piceno 11 settembre.- Almeno 200 mila marchigiani sono indecisi sul voto. Non sanno se andranno alle urne e alla quale lista dare la preferenza. Lo ha affermato ieri ad Ascoli Sabrina Banzato (nella foto), candidata presidente della Regione per il movimento “Vox Italia”, lanciato da Diego Fusaro ed altri. Ma i dati cosi rilevanti sul rischio astensionismo sono confermati anche da fonti del centrosinistra. Per le Marche 150-200 mila voti che ballano sono davvero tanti. E possono fare davvero la differenza tra la vittoria e la sconfitta di una coalizione o di un alleanza. Dunque, se le cifre dovrebbero essere preso per buone, la sfida per la conquista di Palazzo Raffaello sarebbe ancora aperta. E forse Acquaroli, candidato del centrodestra non dovrebbe essere così sicuro di farcela, scalzando per la prima volta la sinistra dal potere in regione. L’elettorato, tanto più in questo momento è liquido e non legato troppo a schemi fissi o ideologici – tranne una base storica, s’intende – e quindi potrebbe fluttuare o cambiare opinione sulla scelta negli ultimi giorni. A maggior ragione se l’offerta di liste e candidati è ampia, come in questa decisiva e storica tornata elettorale. Due coalizioni principali, poi il Movimento 5stelle ( sebbene diviso), poi altri gruppi e partiti nuovi, locali e nazionali. Una pletora di concorrenti che rendono molto incerto l’esito finale del voto, tanto più in una fase come quella attuale densa di nubi che oscurano il futuro del territorio e delle sue fascie più deboli. Tutti comunque, sia dalla parte di Mangialardi che della destra a trazione leghista ostentano fiducia e sono pronti a dare battaglia fino all’ultimo minuto pur di vincere. Anche poche migliaia di voti espressi, o di scelte astensioniste fatte per protesta o rabbia o indecisione possono determinare il successo di uno o dell’altro degli schieramenti.

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