Regionali, sfida aperta tra Ceriscioli e Longhi per il centrosinistra

Ancona 9 gennaio.- E’ ormai è sfida aperta nel Partito Democratico e in tutto il centrosinistra, per la candidatura a presidente nelle elezioni regionali di primavera. Il governatore uscente Luca Ceriscioli, scelto solo dai dirigenti del partito, contro l’ex Rettore dell’Università politecnica delle Marche, Sauro Longhi. Quest’ultimo è uscito allo scoperto, rivendicando il ruolo di leader esterno che può riuscire a tenere insieme tutta la coalizione, compreso il Movimento 5Stelle che da tempo ha subordinato l’eventuale alleanza con il Pd ad una scelta di “discontinuità”. Ceriscioli sembra insomma messo all’angolo, non solo dal suo rivale ma anche dai vertici nazionali del partito che si sono detti molto preoccupati per la situazione nelle Marche. Zingaretti, in concreto teme che non trovando un accordo con i grillini – che peraltro non sono certo in ascesa nei sondaggi – si rischi seriamente di far vincere il centrodestra in Regione. Ceriscioli per il momento non ha fatto passi indietro, ma sarà costretto a farli se una parte consistente dei suoi – in particolare nel Maceratese e nel sud delle Marche, dove è non molto amato – gli volteranno le spalle. Un colloquio diretto tra il segretario Pd , Giovanni Gostoli e i vertici dei 5Stelle, previsto per venerdi 10 gennaio o comunque a breve, dovrebbe aiutare a capire in quale direzione si vada. E se i pesaresi molleranno la presa, per il bene del partito e della coalizione. Vedremo.Intanto il centrodestra, che come il centrosinistra in realtà non ha un nome unitario e riconosciuto per tutta la regione, da spendere come candidato presidente, si sta preparando alla guerra. Anche se non ha ancora deciso, visto Salvini in persona ha stoppato per il momento la scelta di Francesco Acquaroli, di Fratelli d’Italia. Gennaio sarà di certo il mese decisivo per sciogliere i nodi sul tappeto.

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