Requiem for the living . Concerto per la riapertura della Basilica di San Nicola

Tolentino (Macerata) 25 aprile.- In occasione della riapertura al culto della splendida Basilica di San Nicola a Tolentino, dopo la chiusura a causa dei danni subiti dal terremoto nel 2016, Il Coro Polifonico “Città di Tolentino” in collaborazione con la “Fondazione Brunello e Federica Cucinelli” ha voluto produrre ed offrire il concerto del “Requiem for the living” , del giovane talento statunitense Dan Forrest. L’evento si svolgerà martedi 30 aprile alle 21.15.

Patrocinato dal Comune di Tolentino , il concerto sarà diretto da Fabio Ciofini, e prevede la partecipazione di 130 elementi tra orchestra e cori. Una particolare rilevanza va data al valore simbolico del concerto che vuol porre l’attenzione su una situazione critica, conseguenza dei danni del terremoto del 2016, con le enormi difficoltà che sia le persone che la città stanno attraversando, così come tutto il territorio. L’intervento da parte della Fondazione Cucinelli a supporto del Coro di Tolentino vuol proprio suscitare l’interesse per stimolare la ricostruzione partendo da opere come appunto la Basilica di San Nicola, così importanti sia per la bellezza architettonica che, in particolar modo, per il cappellone, con gli affreschi di scuola giottesca, tutt’ora costretti sotto una imponente impalcatura che ne impedisce la visione.

L’OPERA. Dan Forrest chiama la sua composizione Requiem for the Living (Requiem per i Vivi) perché fa una distinzione dai Requiem tradizionali, che hanno avuto origine come messe per i morti. Sono stati scritti molti Requiem attraverso i secoli e per molte occasioni diverse. Alcuni compositori usano solo il testo liturgico tradizionale (o parte di esso), in latino. Altri impiegano porzioni del testo liturgico in altre lingue. Ancora altri compositori incorporano ulteriori testi sacri o profani, come nel caso di Brahms, che usò la bibbia tedesca per comporre il suo Ein Deutches Requiem, o Britten, che incorporò la poesia di Wilfred Owen con il tradizionale testo latino nel suo War Requiem.Ciò che distingue il suo lavoro non è né il testo né la musica, ma piuttosto la sua intenzione: chiedere riposo e misericordia per i vivi.

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