Ricostruzione del Borgo di Arquata, ecco il progetto avvenieristico

Arquata del Tronto (Ap).- Un progetto unico al mondo. E’ quello che è stato presentato oggi ad Arquata del Tronto, finalizzato alla ricostruzione del centro storico del paese distrutto durante il terremoto del 2016. Ad illustrarlo uno dei maggiori esperti del settore, il prof. Michele Calvi che ha lavorato insieme all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e alla Regione Marche.

Dopo un anno di studi e rilevazioni, l’idea del progetto di fattibilitĂ  tecnico-economiza è quello di realizzare una serie di decine di giganteschi tiranti della lunghezza di 60 metri, da impiantare in profonditĂ  sul colle dove esisteva il Borgo di Arquata, intorno all’antica Rocca medievale ( danneggiata ma in piedi). Tiranti disposti in maniera concentrica , sostituibili e ancorati a pozzi fissati nel terreno, che consentiranno di stabilizzare tutta l’area interessata, permettendo la realizzazione di edifici nella massima sicurezza.

L’ing. Calvi con i politici

“Il tema essenziale è quello del rischio sismico adeguato – ha detto il prof. Calvi, dell’Eucentre – e per questo abbiamo studiato l’intervento in modo che possa resistere ad eventi di impatto molto superiore a quello del 2016. Il progetto molto avanzato e innovativo consentirà non solo di predisporre il luogo per la ricostruzione di case e strutture ma anche di attrezzare la zona a tutti i servizi necessari : distribuzione di energia, acqua, trasmissione di dati che passeranno attraverso dei cunicoli dedicati ed anche percorribili.”

Acquaroli, Castelli , Franchi e gli altri intervenuti

L’importo della complessa opera è di 53 milioni di euro, con la gara che dovrebbe essere pubblicata entro la fine dell’estate. In modo da avviare i lavori al massimo entro l’inizio del 2024. La durata sarà di un anno e mezzo.

“L’obiettivo è di fare di Arquata un luogo sicuro non solo per gli edifici ma anche per le persone – ha detto nell’incontro svoltosi presso la Sala Polivalente di Pretare, il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli. Questa opera sarà un fiore all’occhiello non solo per l’Ascolano ma per tutto il cratere sismico. E noi vogliamo puntare anche a fare recuperare competitività a tutto il Centro Italia”.

Per il sindaco del paese terremotato, Michele Franchi, oggi “si iniziano a dare risposte concrete ai cittadini arquatani. Fino ad ora – ha precisato poi – non si è perso tempo, ma si è studiato bene qual era la situazione per poi agire nella maniera piĂą giusta.”

Presenti all’incontro il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore Andrea Antonini, rappresentanti dell’USR e degli Ordini degli Ingegneri.  “Oggi è una giornata importante per tutte le Marche- ha affermato il Governatore Acquaroli.

mt

 

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