Ricostruzione post-sima, Fratelli d’Italia replica al Pd

Macerata.- “Il 110 ha cambiato le priorità di alcuni tecnici spostandoli dalla ricostruzione – ha sostenuto –, nel frattempo sono aumenti i prezzi che hanno cambiato i quadri economici in un contesto già complesso e che ha messo a rischio la ripartenza degli interventi nei Comuni. Ci siamo concentrati sul problema e abbiamo aggiunto il 110 al contributo sisma fino al 2025″.

Lo ha detto il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli nel corso di un convegno sulle questioni del cratere sismico, organizzato da Fratelli d’Italia e tenutosi a Macerata. Una risposta indiretta quella di Castelli e poi degli altri esponenti del partito della Meloni,, alle critiche giunte negli ultimi giorni dal Partito Democratico ( in particolare ascolano) sugli ostacoli burocratici e normativi che Governo e Regione Marche starebbero mettendo a cittadini e imprese che vivono nei comuni colpiti dal terremoto del 2016.

L’ex sindaco di Ascoli ha sottolineato che rispetto alla Zona Franca Urbana (Zfu), è soddisfatto per averla rifinanziata “almeno parzialmente.”

Nel suo intervento al convegno, anche la parlamentare Elena Leonardi ha replicato alle accuse affermando che il Governo Meloni ha stanziato “oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro per il sisma nell’ultima legge di Bilancio”

Eppoi ha aggiunto : “Il rapporto tra Governo e Regione sulla ricostruzione è determinante per supportare le aree danneggiate dal terremoto e le loro popolazioni. Un’azione testimoniata anche da altre ulteriori misure, come i 171 milioni del PNRR sisma per le piccole e medie imprese o gli interventi sulle reti viarie; oltre che dalla volontà di recuperare non solo le mura ma le comunità, grazie alla ricostruzione dei luoghi di culto e di quei presidi vitali per città, come le caserme dei vigili del fuoco (8,7 milioni) e le Università (oltre 2 milioni).”

All’incontro di Macerata hanno partecipato tra gli altri i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi, il segretario cittadino FdI Pierfrancesco Castiglioni e di quello provinciale Massimo Belvederesi.

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