Ricostruzione post-sisma, le richieste dell’Anci al Parlamento

Ancona 26 novembre. – Stabilizzazione del personale, compensazione per il minor gettito IMU, proroga delle procedure semplificate per la ricostruzione pubblica e privata per ulteriori 5 anni.
Eppoi ancora rifinanziamento del fondo di 35 milioni già esaurito come contributo in conto capitale alle imprese per investimenti nei territori dei comuni colpiti, proseguimento della Zona Franca Urbana per almeno ulteriori 5 anni, estensione della possibilità di istituire una Zona economica speciale per l’area Appenninica; inclusione dell’area del cratere nelle aree ammesse a beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi pari al 30% di quelli complessivi.

Sono i principali capitoli del pacchetto di emendamenti messi a punto dal Coordinamento delle Anci regionali di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo e dai membri della cabina di regia col contributo del Commissario alla Ricostruzione Legnini ed in sinergia con le 4 Regioni e con gli uffici di Anci nazionale, inviato alla Commissione Bilancio e ai Parlamentari eletti nei territori.
“Siamo ad uno snodo fondamentale – ha detto Valeria Mancinelli a nome anche dei colleghi delle altre Anci regionali – e, come abbiamo già avuto modo di dire al Premier Conte e al Governo lo scorso settembre nel corso dell’incontro avuto a Roma, le modifiche normative richieste, condivise e approvate all’unanimità da tutti i Comuni, occorre che il pacchetto di emendamenti così come presentato venga approvato. La politica faccia la propria parte e si arrivi all’approvazione per archiviare un periodo di incertezze durato 4 anni e consentire finalmente di avviare in maniera concreta e vera la ricostruzione dotandoci degli strumenti normativi e finanziari indispensabili a che ciò avvenga”.

Nella foto : Arquata del Tronto nel marzo 2020

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