Rinascimento marchigiano, ad Ascoli in mostra 51 opere restaurate

Ascoli P. 23 nov.- Il 24 novembre si inaugura al Forte Malatesta di Ascoli Piceno la mostra “Rinascimento marchigiano”. In esposizione  51 opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma,  provenienti da 17 enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli, Fermo e Macerata. Curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, la mostra copre un periodo storico che va dal 1400 al 1700, con quadri e oggetti di valore artistico ma anche devozionale.  Tra queste crocifissi lignei e vesperbild di ambito tedesco, che ancora oggi si trovavano all’interno delle chiese come oggetti di culto da parte dei fedeli. Non mancano però nomi importanti come Jacobello del Fiore con la serie delle Scene della vita di Santa Lucia provenienti dal Palazzo dei Priori di Fermo, Vittore Crivelli con la Madonna orante, il Bambino e angeli musicanti di Sarnano, Cola dell’Amatrice di cui spicca la Natività con i santi Gerolamo, Francesco, Antonio da Padova e Giacomo della Marca dalla sacrestia della Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno. E ancora da Roma Giovanni Baglione e Giovanni Serodine che dalla Svizzera seguì nella capitale l’esempio di Caravaggio. Tutti autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte.

Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza, che con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. La mostra “Rinascimento marchigiano”, realizzata grazie alla convenzione tra Anci e Pio Sodalizio dei Piceno, sarà un evento espositivo itinerante che, dopo la prima tappa di Ascoli Piceno, dal 18 febbraio al 5 luglio 2020 approderà a Roma, presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro  e infine si concluderà a Palazzo del Duca di Senigallia,  dal 23 luglio al 3 novembre 2020.

 

 

Commenti

Comments are closed.