Roberto Straccia ucciso per errore dalla N’drangheta ? Gip Pescara dispone nuove indagini

Fermo 5 marzo.- Roberto Straccia ucciso per errore dalla N’drangheta ? Su questa pista lavoreranno gli inquirenti intorno al caso del 24enne di Moresco che scomparve misteriosamente da Pescara – città dove studiava – il 24 novembre 2011 e fu poi ritrovato sulla spiaggia di Bari il 12 gennaio del 2012. Il Gip del Tribunale pescarese ha infatti disposto nuove indagini sulla vicenda, annullando il decreto di archiviazione del marzo 2017 così come richiesto dall’avvocato Marilena Mecchi, legale della famiglia. La Mecchi ha basato la sua richiesta su alcune intercettazioni ambientali nel carcere di Lanciano (Chieti) nelle quali un pentito confidava alla fidanzata che Roberto è stato ucciso da pregiudicati calabresi per errore a seguito di uno scambio di persona. I criminali avrebbero dovuto uccidere un altro ragazzo, ma alcune foto su facebook li avrebbero tratti in inganno, facendoli colpire il povro Straccia. Al momento tuttavia si tratta solo di ipotesi, sulle quali investigatori e difesa dovranno lavorare per trovare delle conferme. Comunque sia la riapertura delle indagini rappresenta una piccola vittoria per Mario Straccia, il padre di Roberto che non si è mai arreso di fronte alle ricostruzioni ufficiali che volevano suo figlio morto per un incidente o addirittura per scelta consapevole di togliersi la vita. Il 24enne fu visto l’ultima volta in vita – ripreso anche dalle telecamere – mentre faceva jogging sul lungomare di Pescara . Ora bisognerà vedere se il supplemento di inchiesta ottenuto grazie alla caparbietà della famiglia e dell’avvocato Mecchi, riuscirà a far avvicinare tutti alla verità sulla tragica fine dello studente universitario.

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