Rosso fuoco e desiderio. La Carmen “parigina” di Spirei apre il Macerata Opera Festival

Macerata18 luglio.- “La storia di Carmen non è una storia antica o moderna, è una storia eterna, la storia del possesso che un uomo tenta di esercitare su una donna, non sapendo tollerare la rinuncia.”
Con questo spirito debutta la nuova produzione del capolavoro di Georges Bizet che inaugura il Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio venerdì 19 luglio alle ore 21 allo Sferisterio con la regia di Jacopo Spirei e la direzione di Francesco Lanzillotta (repliche il 28 luglio, il 3 e il 10 agosto).
«Una Carmen parigina, è questa la nostra aspirazione- spiega Spirei- mia e del direttore Francesco Lanzillotta. Togliere il folclore, ovvero rappresentarlo per quello che è, una cornice, un profumo  che si sprigiona dalle pareti di un café-concert: uno spettacolo ambientato in Spagna allestito da un cabaret parigino tipo il Crazy Horse».

Sulla scena si respira un’aria di passione e libertà ma anche di fatica e impegno per i numeri di danza che si mettono in scena e si provano, riproducendo scena e backstage di un cabaret in cui ballerine danzano in abiti succinti e Carmen appare in scena per la Habanera ricordando le esibizioni di alcune dive come Dita von Teese.
«La forma originaria di Carmen – continua a spiegare Spirei – è quella di un opéra-comique basato sull’alternanza di dialoghi parlati e numeri vocali e strumentali che spesso vengono tagliati in forme semplici,  da “musica di consumo”, ingenerando un effetto di straniamento rispetto al realismo dell’intreccio. La Carmen – prosegue- donna animalesca e incoercibile è più una creatura immaginaria che un ritratto dal vero. In effetti non impone mai, è Don José a decidere che la loro storia durerà in eterno. La tragedia finale è ingenerata dal fraintendimento del brigadiere, il quale, al pari di Micaëla, è un estraneo  che non riesce a decifrare il mondo circostante e le situazioni in cui si va a cacciare”.

L’eros e il  rosso-desiderio di Carmen saranno i caratteri dominanti della messa in scena maceratese; i suoi tanti amori, di cui lei non fa mai mistero, saranno la forza dello spettacolo che conferma Carmen fra i personaggi femminili più forti e caratteriali di sempre.
Fra lustrini, tute ginniche, esibizioni di pole dance, red carpet e “monelli”, sul palcoscenico dello Sferisterio salirà un cast numeroso con interessanti debutti italiani come quello della protagonista, il mezzosoprano statunitense Irene Roberts, con al suo fianco il tenore Matthew Ryan Vickers (Don José), David Bizic (Escamillo), ed altri.
Le scene e i costumi sono di Mauro Tinti, le coreografie di Johnny Autin, le luci di Giuseppe di Iorio. Francesco Lanzillotta, direttore musicale del Festival, sul podio della Filarmonica Marchigiana, con il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani (Massimo Fiocchi Malaspina, altro maestro del Coro), i Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci, e la Banda “Salavadei”. Lo spettacolo in lingua originale francese, è sopratitolato in italiano e inglese e sarà trasmesso in diretta su RAI Radio3 e in differita nel circuito internazionale Euroradio.

 

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