Salemme apre la stagione teatrale a Senigallia

Senigallia (An).- La stagione del Teatro La Fenice di Senigallia proposta da Comune e AMAT in collaborazione con la Compagnia della Rancia e con il contributo di Ministero della cultura e Regione Marche, prende il via – quest’anno con un 647 abbonati, 50 in più della scorsa stagione – prende il via sabato 28 e domenica 29 ottobre con un grande classico: Vincenzo Salemme torna al teatro con “Natale in Casa Cupiello” di Eduardo De Filippo

Natale in casa Cupiello andò in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre del 1931 ed era un atto unico al quale si aggiunsero successivamente, in più fasi, altri due atti che compongono la versione ultima e definitiva conosciuta oggi.

La commedia è inizialmente incentrata sul pranzo natalizio durante il quale ha luogo un dramma della gelosia, viene in un secondo momento rimaneggiata da Eduardo che la fa iniziare due giorni prima durante i quali descrive i personaggi che compongono la famiglia, ognuno con le sue peculiarità e il proprio mondo interiore. La sera di Natale del 1977 la commedia registrata viene trasmessa dalla Rai diventando più di un classico del teatro televisivo, un vero e proprio rito degli italiani.

«Ho conosciuto Eduardo nel 1977 a Cinecittà – scrive Salemme –  in una pausa della lavorazione. Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume della commedia più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia: Natale in casa Cupiello. Sono passati, da allora, ben 46 anni. Nel frattempo, sono diventato attore a tempo pieno e, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con Eduardo nei suoi ultimi due anni di palcoscenico, ho potuto continuare a frequentare il suo magnifico teatro grazie ai 12 anni nella compagnia del figlio Luca. Poi da più di 30 anni scrivo e metto in scena commedie e spettacoli scritti da me. E ho avuto anche la fortuna di lavorare nel cinema come attore, regista e sceneggiatore.

Ma la voglia di tornare in quella casa degli anni ’40 del secolo scorso, di sentire il freddo del dopoguerra addolcito dai preparativi del presepe, la voglia di rivedere quel prototipo di bamboccione, indimenticabile nelle sembianze di Luca De Filippo, la voglia di sentire le zampogne a fare da colonna sonora alla forza travolgente e incontrollabile delle passioni della figlia, la voglia di rivedere la potenza disperata di Concetta/Pupella, le sue lacrime di fronte al pericolo della disgregazione familiare, la voglia di abbracciare la tenera impotenza di Luca Cupiello di fronte alle promesse disilluse della vita, quella voglia non mi ha mai lasciato. Ecco perché ho deciso di mettere in scena questo capolavoro. E di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere. Con semplicità e amore. Amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola. E quindi, buon Natale in casa Cupiello! a tutte e a tutti!”

Comments are closed.