San Benedetto, il Piano Regolatore della discordia

San Benedetto «Il primo step sarà lo schema direttore per poi arrivare al Piano regolatore generale». A spiegarlo l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli, affiancato dal dirigente Giorgio Giantomassi, alla platea della commissione svoltasi questa sera per discutere dell’iter che dovrà portare alla revisione del Prg come da programma di mandato.

Un piano direttore propedeutico al Prg, questo l’obiettivo a breve termine per l’amministrazione comunale che fin dalla campagna elettorale ha posto tra le sue priorità un nuovo Prg. Ma un piano direttore già esiste nei cassetti del Comune ed è quello firmato dall’architetto Luigina Zazio e stilato nel 2011 nel primo mandato del sindaco Gaspari. Schema che secondo l’architetto Giantomassi non sarà ignorato ma che ha necessità di essere aggiornato. Da qui lo studio sulle nuove cartografie, gli studi socio economici del territorio. «Intendiamo conferire un taglio diverso al nuovo Prg- ha spiegato il dirigente all’urbanistica – partendo non dalle esigenze insediativa ma ambientale e infrastrutturale». Si sta attendendo da decenni anche la nuova legge regionale sull’urbanistica venga approvata. Nel caso non arrivasse si andrà avanti con varianti e con progetti pilota. Un iter, quello del Prg, che prevede anche incontri con i cittadini, al riguardo è prevista anche la realizzazione di Urban center ovvero uno spazio fisico dove tenere riunioni e summit per la revisione del piano. Sono stati stanziati 100mila euro per il piano e in merito la consigliera Luciana Barlocci ha invitato l’esecutivo a informarsi sulla possibilità di bandi per accedere ad altri fondi per l’urbanistica. «In questi anni – ha ricordato dai banchi dell’opposizione Giorgio De Vecchis – sono stati gettati tanti soldi su Prg e Piani casa, ma non abbiamo gli standard, di conseguenza si rischia di esporsi a esposti alla Corte dei conti».

In apertura di commissione anche un’accesissima discussione tra maggioranza e minoranza, dal momento che l’assessore Gabrielli ha contestato la convocazione del tavolo per discutere un punto come il Prg generico e senza attinenza con il prossimo consiglio comunale. Da qui l’ira dell’opposizione che ha rivendicato il diritto di fare il punto sull’iter del Piano regolatore che è comunque un tema di competenza del Consiglio comunale. In particolare Umberto Pasquali della maggioranza ha inveito dicendo: «Solo nel momento in cui la maggioranza riterrà opportuno far conoscere il Prg, lo farà, non ora. La maggioranza non deve mettere a conoscenza nessuno di quello che si sta facendo. Se poi la minoranza vorrà dare il suo contributo potrà farlo ma non ora. Quando l’ex sindaco Piunti governava non veniva a chiedere a noi quello che doveva fare e lo stesso vorremmo che fosse fatto ora». Tanto che la consigliera Luciana Barlocci ha parlato di metodo “cinese” rivolgendosi alla maggioranza, accusandola di un comportamento poco democratico e trasparente.

Alessandro Clementi

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