San Benedetto, la tragedia dei fratelli Peci arriva a teatro

San Benedetto.- Anteprima mercoledì 29 dicembre per la stagione 2022 del Teatro Concordia di San Benedetto promossa da Comune e AMAT con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Marche e con il sostegno di BIM TrontoFuori abbonamento Edoardo Ripani presenta il suo “Fratelli. Qual doglia incombe sulla mia città?”, che pone al centro la tragica vicenda dei fratelli Peci, per i sambenedettesi ferita aperta ancora oggi.

Ispirato ai Sette Contro Tebe di Eschilo, dalla Tebaide di Stazio e dall’Antigone di Brecht “Fratelli. Qual doglia incombe sulla mia città?” mescola narrazione, documentario e installazioni pirotecniche. Nello spettacolo interagiscono due linee parallele: una è fatta di parole e documenti che ricostruiscono la storia dei due fratelli Patrizio ( primo e tra i più importanti pentiti delle Brigate Rosse) e Roberto Peci, il giovane fratello ucciso per ritorsione dalle Br.

L’altra è composta da immagini e metafore pirotecniche, che riproducono l’atmosfera violenta degli anni Settanta e primi Ottanta. L’impalcatura drammaturgica segue la struttura di un’antica tragedia greca, poiché questa storia è una tragedia italiana contemporanea, in cui si mescolano potere, rapporti familiari e orribili misfatti, come nel “Ciclo Tebano”.

“Patrizio e Roberto – annota nella presentazione Ripanisambenedettese che ormai da molti anni opera soprattutto a Bruxelles – potrebbero essere considerati come due Eteocle e Polinice contemporanei, in una San Benedetto del Tronto (città dove i Peci sono nati e vissuti) maledetta, Tebe contemporanea. Il Coro delle Sambenedettesi – formato da Alessandra Desideri, Silvia Egidi, Anna Maria Falcioni Rosanna Fasola, Rosanna Listrani, Irma Marconi Sciarroni, Chiarastella Mastrostefano, Simonetta Olivieri, Micaela Santini, Daniela Santoni, coetanee dei fratelli Peci e testimoni degli anni di piombo in città – porta in scena i corpi e le voci di una città perduta, disgregata dalle tragiche vicende di quel periodo.

L’aspetto femminile emerge anche per il fatto che in tutta la storia dei fratelli Peci le uniche sopravvissute, seppur con il peso di un grande dolore, sono le donne. La madre, le due sorelle, la vedova e la figlia di Roberto. È il destino delle donne di San Benedetto, che per secoli hanno pianto i loro uomini annegati nel mare Adriatico. Proporre questo spettacolo quarant’anni dopo i tragici eventi dell’estate ‘81 un alto valore simbolico, per ricordare Roberto Peci, vittima innocente di un’orribile guerra”.

La prima versione di Fratelli, prodotta con il sostegno di Flanders State of Art e di GC De Kriekelaar, è stata presentata in Belgio e Olanda tra 2015 e 2017 e al Festival Cement 2017 di Den Bosch.

La stagione del Concordia entrerà poi nel vivo il 20 gennaio con Enzo Decaro nell’interessante allestimento della commedia “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo realizzato dal regista Leo Muscato.

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