San Benedetto, mille in piazza per “salvare” l’ospedale cittadino

San Benedetto del Tronto 19 ottobre.- Oltre mille persone hanno sfilato nelle piazze e nelle vie del centro cittadino di San Benedetto, per “salvare” l’ospedale Madonna del Soccorso ed opporsi al progetto regionale dell’ospedale unico del Piceno, che dovrebbe essere realizzato a Pagliare del Tronto. Promosso dal Comitato “Pro ospedale” ed appoggiato da Comune e molte forze politiche e sociali, il corteo di protesta ha visto la partecipazione dei residenti, comitati di quartieri, operatori sanitari e con loro del sindaco Pasqualino Piunti (Forza Italia) e di esponenti del Movimento 5Stelle, tra cui il senatore Giorgio Fede e il consigliere regionale Peppino Giorgini. Un unico grande cartellone mostrato per tutta la manifestazione “Il Madonna del Soccorso non si tocca” per dire no allo smantellamento – peraltro già in corso – di una struttura ospedaliera che serve tutta la fascia costiera picena, oltre 165 mila persone ed oltre. A guidare la protesta il medico Nicola Baiocchi, presidente del Comitato pro ospedale, che ha rimarcato prima il fatto che si trattava non di un iniziativa politica, ma di una risposta forte di migliaia di residenti ai progetti di depotenziamento del nosocomio locale, che già soffre di numerose carenze ( e 43 posti letto in meno) . Eppoi ha attaccato la Regione Marche, rea – secondo lui – di applicare un trattamento differente all’organizzazione sanitaria del Nord rispetto a quella del Sud delle regione : “Perchè nella nostra Area Vasta 5 le figure professionali sono diminuite nel 2019 di 41 unità mentre nell’Area Vasta 3 di Macerata  sono aumentate di 39  ? ”

Dal canto suo il senatore pentastellato Giorgio Fede ha parlato di “una grande manifestazione a tutela del diritto alla salute a San Benedetto del Tronto, nel Piceno e nelle Marche. Finalmente cittadini liberi, presenti a manifestare per difendere i loro diritti, fuori dal colore politico o da interessi di parte. Peccato per chi non c’era o ha voluto disincentivare la partecipazione (non riuscendoci). Persone che – ha sostenuto Fede – sono distanti dai problemi quotidiani dei pazienti e dei cittadini ma forse più presenti sui tavoli decisonali, di consulenze, di partito, solo per tutelare interessi di parte.”

Nelle settimane scorse più volte il Movimento 5Stelle ha rilanciato la proposta di costruire un nuovo ospedale per la riviera in un zona libera e salubre a Monteprandone, abbandonando l’idea del nosocomio unico provinciale di Pagliare e potenziando poi il Mazzoni di Ascoli, che serve un bacino molto vasto, dalla valle del Tronto fino a tutta l’area montana. Per il momento proteste locali e programmi alternativi non sono stati presi in considerazione dalla Regione. Ma considerando che anche la maggioranza degli ascolani ( e naturalmente la Giunta Fioravanti, dopo quella Castelli) non sono favorevoli al ridimensionamento del Mazzoni sarà difficile per la Giunta regionale attuare i progetti avviati.

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