Sanità. Con la ricetta elettronica spese dimezzate per la Regione

Ancona 24 settembre.- “Grazie all’introduzione della ricetta dematerializzata (o elettronica) la Regione Marche nel 2020 risparmierà 182mila euro rispetto al 2018 sull’acquisto dei ricettari “rossi” dei medici di medicina generale e dei pediatri, spendendo 150mila euro.  Vengono più che dimezzati i 331.742 euro  spesi nel 2018 e i 318.859 euro del 2019 (-53%).  “

Lo ha affermato oggi il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli nel corso dell’approvazione da parte della Giunta dello schema di contratto per l’anno 2020 tra la Regione e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la fornitura di ricettari medici standardizzati a lettura automatica agli Enti del Servizio Sanitario Regionale.

“Il trend positivo di risparmio innescato – ha sottolineato Ceriscioli- è solo uno dei vantaggi scaturiti dall’introduzione della ricetta dematerializzata che è funzionale anche all’azzeramento delle liste d’attesa: il codice identificativo che contiene infatti, serve anche per prenotare la prestazione tramite la app MYCUPMARCHE, o nelle farmacie e nei laboratori analisi che aderiscono all’iniziativa. Proprio per rendere più facile la prenotazione per i cittadini,  abbiamo puntato fin dall’inizio sulla diffusione della ‘dema’ il cui utilizzo è cresciuto dal 15% del 2018, al 60% del 2019. Inoltre un minor uso di carta è anche un segno di attenzione all’ambiente”.

Per quanto riguarda il nuovo contratto , il fabbisogno totale degli enti del SSR per il 2020 è stato individuato, dopo puntuale ricognizione, in 55.800 blocchi (ogni blocco contiene 100 ricette) che corrispondono ad una spesa complessiva, Iva compresa, di 149.767 euro.

 

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