Scuola in sciopero per le classi ‘pollaio’, flash-mob ad Ancona

Ancona 8 giugno.- La scuola marchigiana scende in piazza per manifestare tutte le preoccupazioni di lavoratori, famiglie e studenti nei confronti di un ritorno in classe a settembre, complicato stando alle attuali disposizioni del Ministero. Sciopero indetto a livello nazionale e appuntamento marchigiano ad Ancona in piazza del Plebiscito dove, davanti alla Prefettura, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal regionali hanno allestito con tavoli e sedie un’aula da 30 alunni considerando la distanza sociale di sicurezza prevista nei protocolli.

Una simulazione all’aperto per far comprendere al meglio cosa attende studenti, insegnanti e personale ata a settembre. Nelle Marche ci sono 1.299 sedi scolastiche divise tra infanzia (489), primaria (435), primo grado (220) e secondo grado (155) che apriranno le porte a 208.144 alunni (di cui 6.940 disabili). Per loro sono state previste 10.045 classi. La media matematica tuttavia non si traduce in realtà una volta calata, caso per caso, sui territori. I sindacati nei giorni scorsi hanno stimato, sulla base delle tabelle dell’Ufficio scolastico regionale, situazioni di sovraffollamento con numerose classi da oltre 30 studenti. La soluzione, però, non può essere rappresentata dalla didattica a distanza e riducendo il tempo di presenza a scuola.

“Sarebbero penalizzanti sia per chi studia, sia per le famiglie chiamate a sostenere avvicendamenti e turnazioni in aula dei figli. Non vogliamo per loro una scuola a metà” denunciano Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) ricevute in Prefettura per consegnare la lettera dei lavoratori alle Istituzioni. “Per lavorare con classi e sezioni meno affollate senza che per questo sia sottratta parte dell’offerta formativa e il fondamentale diritto di essere a scuola – aggiungono – servirebbero più spazi, obiettivo non facile, ma che si può ottenere riadattando quelli esistenti; serve dare continuità al lavoro di quanti da anni garantiscono la funzionalità delle scuole, ma serve certamente più personale, almeno per il tempo in cui sarà necessario adottare un’organizzazione del lavoro più complessa”.

Per quanto riguarda il personale scolastico si calcola che le scuole marchigiane avranno a disposizione 18673 docenti oltre a 4792 insegnanti di sostegno. Secondo le organizzazioni sindacali servirebbero oltre 2mila docenti e circa 1000 ata in più. Alla manifestazione hanno partecipato anche associazioni di genitori e istituzioni. A portare vicinanza ai lavoratori c’erano il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, il garante per l’infanzia, Andrea Nobili e Rosalinda Ricciardi, responsabile dell’associazione La strada di Erm che si occupa di riabilitazione per bambini che soffrono di disturbi dell’apprendimento e autismo. “Non vogliamo a settembre doverci accontentare di una scuola a metà e perché questo non accada, è necessario investire molte risorse, senz’altro più di quelle al momento previste. ”

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