Sferisterio 2020, il Don Giovanni sarĂ  l’unica opera

Macerata 20 maggio.- Il “Don Giovanni” di Mozart, per la regia di Davide Livermore, con la prima il 18 luglio e tre repliche da luglio ad agosto. Eppoi il “Trovatore” di Verdi, firmato da Francisco Negrin ma solo in forma di concerto, anche se per due serate. E’ il programma di quest’anno per il Macerata Opera Festival, in programma all’Arena Sferisterio. Una sola opera dunque, invece delle tre previste dal calendario presentato prima della crisi sanitaria. Lo rende noto l’Associazione che gestisce la manifestazione. La “Tosca” di Puccini, affidata alla regia di Valentina Carrasco sarà realizzata nel 2022.

Perchè la scelta del Don Giovanni invece degli altri due titoli ?  “Essa deriva – spiegano gli organizzatori -dalla convergenza su questo titolo di alcuni fattori determinanti in questo preciso momento storico: innanzitutto la necessità, connaturata al repertorio, di un organico strumentale e vocale meno numeroso; poi l’allestimento di uno spettacolo coprodotto anziché una nuova produzione, elemento che rischiava di comportare ritardi nella realizzazione e conseguenti problemi economici. Quindi uno spettacolo adatto agli spazi dello Sferisterio e comunque rimodulabile secondo le attuali esigenze e con un ampio margine di innovazione tecnologica che permetta ancora una volta al festival di presentare un progetto registico attuale.”

Anticipa la direttrice artistica del Festival , Barbara Minghetti : «Niente scene ma un articolato e tecnologico sistema di proiezioni, ripensate rispetto al debutto della produzione alle ChorĂ©gies d’Orange per renderle piĂą adatte all’immensa parete di fondo dello Sferisterio e per valorizzarla, per la prima volta, nella sua interezza . Sulla scena – aggiunge- alcuni veicoli-simbolo come taxi gialli e carrozze si muoveranno conducendoci attraverso una storia senza tempo in cui Leporello (metafora dell’uomo che lavora) e il Commendatore (metafora della malavita) fanno da contraltare a un Don Giovanni come sempre disinvolto e sicuro di sé».

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