Sisma, dall’ANCI appello al presidente Conte. Pronti alla mobilitazione

Ancona 6 luglio-“Ci appelliamo al Presidente Conte affinchè le istanze dell’Anci sugli emendamenti al Decreto Rilancio a favore delle aree terremotate vengono recepite.”. Lo afferma Maurizio Mangialardi, Coordinatore delle Anci Terremotate Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.

“La notizia che la Commissione Bilancio della Camera abbia bocciato gli emendamenti  è inaccettabile. Anche perchè noi avevamo lavorato alla redazione di un documento di sintesi approvato in assemblea portato in audizione al Governo dal presidente nazionale Decaro .”

Per Mangialardi, sindaco di Senigallia e candidato alla presidente della Regione per il centrosinistra, si tratta di una decisione che “mortifica la sofferenza dei cittadini di oltre 130 comuni di 4 regioni e deve essere rivista. Diversamente – aggiunge – sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8.000 sindaci italiani già pronti ad essere mobilitati».

Intanto si avvicina il quarto anniversario della tragica scossa del 24 agosto 2016, che provocò decine di morti (ad Arquata soprattutto) e danni enormi in molti paesi e borghi marchigiani. Ma ancora la situazione è in stallo, e oltre ad una ricostruzione che tarda ad arrivare esiste sempre il problema dello smaltimento di tutte le macerie che sono sul terreno, dopo le necessarie demolizioni. Per questo i sindaci e le comunità locali si sentono colpite da scelte che non migliorano questo stato di cose. Negli emendamenti si prevedeva tra l’altro la proroga dello stato di emergenza  e la stabilizzazione del personale degli uffici, in maniera da accellerare la ripresa delle attività nei luoghi distrutti. Ma sembra che più passi il tempo, più lo scenario non cambi.

«Proprio perché è già trascorso molto tempo da quei fatti- conclude Mangialardi- non ci interessano i motivi alla base della bocciatura ma, come coordinamento delle Anci terremotate alla luce del proficuo lavoro portato avanti con Commissario Legnini ribadiamo la tassativa e improrogabile urgenza che le istanze vengano accolte. Ci appelliamo al presidente Conte perché vengano inserite nel prossimo decreto».

 

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