Sisma, in arrivo il salasso dei contributi. Appello di Confartigianato per una proroga

Ascoli Piceno 10 ottobre.- In arrivo il salasso del versamenti dei contributi previdenziali per le imprese del cratere sismico. La scadenza è fissata al 15 ottobre, e sembra che stavolta non ci saranno dei rinvii o delle sospensioni, come accaduto negli ultimi tre anni. Per le aziende, soprattutto quelle artigianali e più piccole del territorio meridionale delle Marche, già in forte difficoltà un ulteriore aggravio che rischia di compromettere il futuro di molte attività produttive e commerciali. Per questo la Confartigianato di Macerata-Ascoli e Fermo fa un appello alle istituzioni affinchè si adotti una proroga delle scadenza del versamento.

“Nonostante le numerose rimostranze e richieste ufficiali – spiega la Cgia – siamo costretti ad affrontare di nuovo la questione della “busta paga pesante”, sottolineando per l’ennesima volta lo scollamento tra la macchina burocratica imposta dalle istituzioni e le reali problematiche che quotidianamente cittadini e imprese affrontano. La data per il versamento delle rate e dei contributi previdenziali, la cui proroga era stata millantata più volte, rimane fissata per il 15 ottobre prossimo. Un tempo troppo ristretto per completare l’iter richiesto dalla presentazione della domanda all’Inps.”

Per l’associazione artigiana l’Inps avrebbe fornito “indicazioni operative per la ripresa dei versamenti contributivi sospesi a causa del sisma, precisando che il pagamento potrà essere effettuato anche in forma rateizzata, senza applicazione di sanzioni e interessi, fino ad un massimo di 120 rate mensili di pari importo. ” Ma la Confartigianato ricorda che ” la situazione in molte delle zone colpite dal terremoto  è ancora decisamente precaria, e infierire su aziende e famiglie, che non sono ancora rientrare nelle proprie case, chiedendo l’imminente pagamento delle tasse, seppur a rate, è  inappropriato.” Dunque è necessario, per gli artigiani il posticipo del pagamento delle prime rate, proprio a tutela delle pmi coinvolte e per evitare ulteriori danni economici alle stesse.

 

 

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