Sono 7 mila i marchigiani emigrati : ma vivere soli costa di più

Ancona.- Negli ultimi anni moltissimi marchigiani hanno scelto di trasferirsi all’estero o in un’altra regione d’Italia: si tratta perlopiù di persone single, alla ricerca di opportunità lavorative e condizioni di vita migliori. I dati, tuttavia, rivelano che vivere da soli costa di più.

Single? Ecco perché i consumi sono alle stelle

Nel 2021 quasi 7mila marchigiani hanno abbandonato la propria regione: 2.439 si sono trasferiti all’estero, 4.240 in un’altra regione d’Italia. Uno dei motivi principali dietro a queste scelte, come ha dichiarato la segretaria generale della Uil Marche Claudia Mazzucchelli, è legato agli stipendi: le Marche hanno quelli più bassi di tutta l’Italia settentrionale e centrale.

L’obiettivo di chi emigra, dunque, sarebbe trovare condizioni di vita ed economiche più vantaggiose. Condizioni di vita messe a repentaglio, però, dall’aumento generalizzato dei prezzi: uno studio della Coldiretti ha svelato, infatti, che il caro vita penalizza di più proprio chi vive da solo.

Vivere in solitaria è più costoso anzitutto per quanto riguarda la spesa di alimentari e bevande: basti pensare che, per un single, l’importo medio speso è di 298 euro al mese, superiore del 58% rispetto a quello medio di ogni componente di una famiglia composta da tre persone (che è di 198 euro). Per non parlare dei costi per la casa, che per i single registrano un aumento del +156%.

L’aumento delle famiglie composte da una sola persona, dunque, si scontra con una quotidianità scandita da mille difficoltà per far quadrare i conti.

 

Come risparmiare se si vive soli

Emerge quindi la necessità di risparmiare, soprattutto se si vive da soli. Per farlo si possono mettere in pratica varie strategie. Per cominciare, specialmente se si cambia casa, è bene controllare sempre che i contatori siano attivi, per poi eventualmente cambiare fornitore di energia elettrica, così da evitare di accettare un’offerta non personalizzata e non conforme alle proprie esigenze di consumo. In questo modo si avrà la libertà di decidere quale tariffa di energia elettrica scegliere.

Un altro consiglio è quello di pianificare con attenzione la spesa settimanale, stilando una lista di tutti i prodotti che servono. In questo modo si eviterà di acquistare cose inutili, e si risparmieranno anche i soldi del carburante necessari se si fa avanti e indietro dal supermercato più volte a settimana.

Può incentivare al risparmio anche pagare in contanti, perché si avrà a disposizione solo un budget limitato (al contrario della carta di credito, in cui generalmente si conservano tutti i propri risparmi).

Un altro importante consiglio è quello di programmare le spese abituali con  regola del 50/30/20, un metodo di gestione del budget mensile efficace e piuttosto semplice, che consente di programmare quanto destinare ogni mese ai risparmi e alle spese.

Infine, può essere utile anche valutare di arrotondare a fine mese svolgendo piccole attività, come per esempio il dog e baby sitting o le ripetizioni scolastiche.

 

Giovani ed emigrazione: perché il fenomeno è in crescita?

Particolarmente penalizzati dal crollo dell’occupazione durante gli anni della pandemia, nella ripresa i giovani hanno registrato una risposta migliore rispetto alle altre fasce di età. Nonostante ciò, è ancora una volta su di loro che il precariato incide maggiormente. Ad avere un contratto di lavoro a tempo pieno indeterminato, infatti, è la metà dei lavoratori nel loro complesso, ma il dato si abbassa al 34,6% per gli under 30. A lavorare a tempo parziale, invece, è il 39,1% dei giovani, contro il 32,9% dei lavoratori totali.

 

 

 

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