Strage discoteca di Corinaldo. Emerge quadro preoccupante condizioni sicurezza dei locali

Dalle prime indiscrezioni che emergono dai risultati delle perizie dei tecnici incaricati dalla Procura di Ancona di verificare “lo stato dei luoghi” della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo – dove morirono 6 persone il 7 dicembre scorso – sembra che il locale lavorasse con diverse irregolarità sul piano della sicurezza. A cominciare dalle condizioni della balaustra esterna che cedette sotto il peso di centinaia di persone in fuga, dall’altezza di alcune porte di uscita, dalle scale interne e dalle rampe esterne. Per il momento non vi sono conferme ufficiali, ma di certo il quadro che gli esperti si stanno facendo e che poi relazioneranno agli inquirenti, è quello di un struttura che non poteva ospitare in maniera adeguata molte centinaia di clienti nello stesso momento. Tanto più in situazioni di emergenza e panico. Quelle purtoppo, che si verificarono quella tragica notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, quando – prima del concerto del trapper Sfera Ebbasta, forse qualcuno diffuse lo spray al peperoncino in una sala provocando il fuggi fuggi generale, poi la calca e infine la morte per schiacciamento di una donna e di 5 minorenni. Gli indagati per la vicenda restano 10. Tra essi anche un 17enne sospettato di aver spruzzato lo spray.

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