Sublime concerto all’Ascolipiceno Festival, le opere prime entusiasmano il pubblico

Ascoli Piceno 21 settembre.- Serata unica, forse irripetibile quella di ieri sera all’Auditorium Neroni di Ascoli. Il concerto del quintetto diretto da Vladimir Mendelssohn, e composto da quattro giovani e talentuosi musicisti ha entusiasmato il pubblico presente all’evento , previsto nell’ambito dell’AscolipicenoFestival 2019. Complice l’atmosfera raccolta, in un gioiello architettonico che molte città potrebbero invidiare, lo spettacolo è stato introdotto magistralmente da Emanuela Antolini, alla quale è seguito un breve intervento filosofico dell’assessore alla cultura Donatella Ferretti, sul tema della rassegna di quest’anno, la frase di Leonardo da Vinci : il moto è causa di ogni vita.

Subito dopo l’esibizione del piccolo Thomas Di Francesco, e poi l’avvio del vero e proprio concerto, che ha presto emozionato e catturato l’attenzione degli spettatori giunti per l’occasione ( non moltissimi, ma certo selezionati e in grado di apprezzare la qualità eccelsa della proposta artistica ). Nel programma, le opere prime di compositori che hanno fatto la storia della musica a cominciare da Mozart, per passare poi a Beethoven, al romanticismo elegiaco di Schubert e di Mendelssohn-Bartoldy. E già questa prima parte della serata, con tanto di prova appassionata del soprano Olga Shytsko, poteva essere sufficiente per far meritare agli interpreti il premio più alto per la loro impeccabile e convincente esecuzione, che ha strappato applausi da tutti i presenti.

Ma è stata forse la seconda parte del concerto, iniziata con la breve “Romanza senza parole” di Verdi a coinvolgere maggiormente il pubblico. Trascinato soprattutto dalla potenza, dallo slancio e dalla forza travolgente del compositore ungherese Dohnanyi, che sul finire dell’Ottocento , a soli 17 anni scrisse un “Piano Quintet” apprezzato anche da Brahms, un monumento della musica europea che era in quegli anni al termine della sua vita. Ebbene quest’opera prima, complessa ma struggente in molti passaggi, nei suoi 25 minuti di durata ha lasciato senza un attimo di respiro sia i musicisti che il pubblico in sala, elevando tutti verso una dimensione superiore dello spirito umano, grazie al genio di un artista che forse non è conosciuto quanto meriterebbe. La splendida esecuzione di Diana Ketler al pianoforte, Solenne Paidassi e Aylen Pritchin al violino, Luigi Puxeddu al violoncello e naturalmente Vladimir Mendelssohn alla viola, ha fatto il resto.

Da lodare la scelta coraggiosa ma preziosa, compiuta da Emanuela Antolini e dagli altri membri dell’Ascolipicenofestival, nel presentare questa perla della musica e gli altri brani al pubblico ascolano, rendendolo partecipe di uno spettacolo che è molto raro da apprezzare nel nostro territorio. E che fa riconcliare con l’arte, la bellezza, la cultura in un epoca come quella attuale, colma invece di volgarità e bruttezza. Da ricordare che a tutti gli ospiti della serata la Cia ha offerto una degustazione con i prodotti delle aziende agricole locali.

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