Tariffe residenze per anziani : sindaci del Maceratese in Regione

Macerata.- Incontro in Regione per i sindaci dell’Ambito territoriale sociale 15 che, dopo aver sollecitato un incontro con l’Assessore alla sanità e ai Servizi Sociali Filippo Saltamartini, sono stati ricevuti potendo affrontare la problematica riguardante le tariffe delle Residenze protette (Strutture residenziali per anziani).

I primi cittadini sono riusciti a strappare la promessa del convenzionamento al 100 per cento dei posti accreditati, il che significa che la compartecipazione della Regione si estende a tutti gli utenti delle RP, ma resta irrisolto il problema relativo al contributo regionale alla spesa sanitaria, a oggi insufficiente e per il quale le Marche sono l’ultima Regione in Italia.

filippo saltamartini

I primi cittadini hanno ribadito la necessità di adeguamento al 50 per cento, così come da regolamento statale, sottolineando anche la grande disparità della spesa regionale tra le Residenze protette, quindi pubbliche, verso le quali è previsto un trattamento di 33 euro al giorno a ospite, contro le RSA private che arrivano a ricevere fino a 140 euro al giorno per ogni ospite.

«Sottraendo un posto letto al privato si riuscirebbe a rispondere alle esigenze per 15 posti letto pubblici» ha detto nel corso dell’incontro il sindaco di Treia, Franco Capponi. È emerso, inoltre, che nel 2018 la Regione aveva adeguato la convenzione delle Residenze protette al 100 per cento solo con i comuni della provincia di Ascoli Piceno perché “gravemente colpiti dal sisma 2016”, non adottando lo stesso adeguamento per la provincia di Macerata che risulta la più colpita dal terremoto e per la quale la copertura della spesa da parte della Regione è rimasta all’80 per cento.

Franco Capponi

«Non possiamo ritenerci soddisfatti delle risposte ricevute – hanno detto i sindaci dell’Ambito sociale 15 – perché l’Assessore Saltamartini non è stato risolutivo, ma ci ha lasciati col dubbio che sia possibile trovare una soluzione che, invece, non può più essere rinviata perché è un compito che spetta alla Regione. Nelle Marche da 15 anni non si adeguano le tariffe relative alla spesa sanitaria e ciò va a ripercuotersi sui bilanci comunali. Siamo comunque fiduciosi che si troverà una soluzione”.

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