Terremoto, 5 milioni al Comune di Ascoli da polizza assicurativa

Ascoli Piceno – In arrivo nelle casse del Comune di Ascoli Piceno la bella somma di 5 milioni e mezzo di euro come pagamento della polizza assicurativa antisisma stipulata nel 2014 dall’Amministrazione civica. Lo rende noto il sindaco Guido Castelli, che è anche delegato ANCI per la finanza locale. L’istituto assicurativo Balcia Insurance con cui l’Amministrazione comunale ascolana aveva contratto una specifica polizza per garantire il patrimonio pubblico dal terremoto, ha infatti formalmente offerto la somma di 5 milioni e 560 mila euro per il risarcimento del danno provocato dalla sequenza sismica attivatasi nell’agosto 2016.

All’epoca del terremoto dell’ Aquila (aprile 2009) la polizza di assicurazione All Risks stipulata dal Comune piceno con decorrenza 31/12/2006 e scadenza al 31/12/2009, escludeva l’evento sismico. Ma nel giugno 2009, la nuova Amministrazione guidata da Castelli si è attivata per inserire la garanzia terremoto nel portafoglio assicurativo.

«Appena eletto sindaco – ricorda il primo cittadino di Ascoli – mi sono trovato costretto ad impegnare somme molto consistenti per riqualificare quella parte del patrimonio  (Pinacoteca, Chiesa della Scopa e di Sant’Angelo Magno) che il sisma aquilano aveva compromesso. Da quel momento mi sono posto in maniera prioritaria il problema di stipulare una polizza specifica per gestire la problematica e così grazie alla fattiva collaborazione dei nostri servizi siamo riusciti ad ottenere un risultato che non era affatto scontato, anche alla luce dell’elevata sismicità del nostro territorio. A partire dall’anno 2010, il portafoglio assicurativo  ha subito una svolta rilevante con l’ inclusione della garanzia terremoto, nonostante le condizioni avverse del mercato.»

Tutti i contratti firmati dal Comune e che si sono succeduti sino al 2016, hanno mantenuto la garanzia terremoto e così anche la polizza aggiudicata alla BTA Insurance Company per il periodo 31 marzo 2014-  31 dicembre 2017. «Siamo particolarmente soddisfatti per l’offerta di 5,5 milioni che ci è stata fatta – conclude Castelli. Essa arriva al termine di una vicenda che rappresenta un esempio concreto di buona amministrazione pubblica».

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