Tornano i camosci nel Parco Nazionale dei Sibillini, 180 esemplari

Ascoli Piceno 21 novembre.- Tornano a crescere i camosci presenti nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Dopo un periodo di forte diminuzione, che nel Dopoguerra aveva fatto scendere il numero ad appena una trentina di esemplari, negli ultimi anni c’è stata una forte ripresa. A beneficio dell’ambiente, del turismo e della bellezza unica dei paesaggi dell’Appennino marchigiano, in termini di flora e fauna. L’ultimo censimento effettuato a novembre, ha portato a identificare nel vasto territorio del Parco 123 camosci, di cui 41 non marcati. Tra loro sei femmine e 21 piccoli nati tra maggio e luglio di quest’anno. Vivono in prevalenza nell’area del Monte Bove ( 2169 metri di altitudine), situato nella parte centro-settentrionale della catena dei Sibillini. Ma un branco è stato notato anche sul Monte Priora. Una notizia davvero bella, è forse lo è ancora di più se si considera che gli esemplari presenti sul territorio si stima siano almeno 180. Un motivo in più per esser orgogliosi, come marchigiani e come cittadini, del grande patrimonio faunistico e naturale che il Parco nazionale possiede e che deve essere preservato da ogni attacco. Oltre che un argomento di ancora maggiore interesse per chi vuole visitare tutte le aree più belle e suggestive del comprensorio montano, e magari tentare di scorgere anche da lontano il passaggio di questi splendidi camosci appenninici che finalmente popolano la zona meridionale delle Marche.

 

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