Turismo rischia dimezzamento fatturato, puntare su prossimitĂ 

Ascoli Piceno 20 maggio.- Il 63,4 degli imprenditori del settore turistico-ricettivo e della balneazione prevede una stagione con fatturato ridotto di almeno il 50 per cento rispetto alla scorsa stagione. E a questo si aggiunge che distanziamento e opere per implementare la sicurezza faranno aumentare di almeno un terzo i costi di gestione, soprattutto degli stabilimenti balneari. E’ quanto emerge da un indagine della Cna di Ascoli sugli operatori del settore.
“Monitoriamo la situazione – spiega il direttore provinciale Francesco Balloni – perché in questa fase gli operatori hanno forte bisogno di sostegno e di guida. Come per il post terremoto, anche per il turismo il Decreto che prevede un rimborso per un calo di fatturato superiore al 50 per cento, rispetto all’anno precedente, riteniamo sia uno dei tanti strumenti utili di impatto immediato che sono stati messi in campo. Il resto, come Associazione territoriale, sta nell’indicare alle imprese le soluzioni migliori e le strade meglio percorribili”.

E in quest’ottica, la Cna Picena ha giĂ  svolto un seminario online proprio sulla ripartenza della stagione turistico-balneare. Vi hanno partecipato anche i sindaci di Porto San Giorgio, Nicola Loira, di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, e di Grottammare, Enrico Piergallini. Da quest’ultimo è arrivato un appello e uno spunto operativo molto importante per la Regione. “Costituire un fondo di emergenza della Regione Marche – ha detto Piergallini nella videoconferenza Cna – che vada a tutelare strutture e persone che, nel corso della permanenza, dovessero contrarre il virus in uno stabilimento. Ci auguriamo che non succeda mai e poi mai. Ma è nostro compito pensare a tutto e programmare. Quindi nella malaugurata condizione che una situazione del genere dovesse verificarsi, sia il turista che l’operatore balneare avrebbero garanzie e tutele.”
Una nuova versione di turismo “responsabile”, che deve anche coniugarsi con un turismo di prossimità che sarà la regola dei prossimi mesi. Tanto più per il Piceno, dov il 75 per cento dei vacanzieri sono italiani e arrivano da regioni confinanti o limitrofe.

 

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