Un libro sulle “storie maledette del calcio”

Macerata.- Venerdì scorso Morrovalle ha ospitato la prima presentazione ufficiale del nuovo libro di Roberto Maida, “Storie maledette del calcio – Ciò che la telecronaca non può raccontare” (ed. Diarkos).

La brillante penna del Corriere dello Sport ha scelto l’Auditorium San Francesco per dialogare con la giornalista Marta Bitti e l’appassionato collezionista sportivo Alver Torresi sulle tragedie ed i misteri che maggiormente lo hanno colpito dagli anni 70 ad oggi.

I 14 capitoli del suo libro narrano infatti con umanità e sensibilità i ritratti di quei calciatori che ci hanno lasciato troppo presto in circostanze a loro modo drammatiche svelando un lato che spesso rimane nascosto nel rutilante mondo calcistico.

Nel corso della serata diversi sono stati gli ospiti del mondo sportivo nazionale e regionale che hanno impreziosito l’evento: a raccontare le proprie esperienze, intrecciando il proprio vissuto con quello dei protagonisti dell’opera di Maida, sono stati l’ex Genoa, Bologna e Sambenedettese Angelo Castronaro che ha approfondito il lato oscuro del calcio anni 80, i mister Roberto Bacci e Mirko Cudini, che si sono soffermati sulle emozioni degli anni 90 e 2000 dove la Serie A ospitava il gotha del pallone mondiale e al tempo stesso la cura del corpo diventava centrale.

È stato poi il turno di Giuseppe Conocchiari, ex arbitro che ha calcato i campi della massima Serie che ha raccontato, dal suo punto di vista, le fragilità e la grande personalità dei campioni che ha avuto l’onore di dirigere. Il giornalista Giovanni Rossi, cantore della storica epopea dell’Elpidiense in Serie C, ha ricordato come un grande campione come Enrico Albertosi si seppe calare, portando un contributo fondamentale, in una piccola realtà così lontana dai fasti delle cronache ed infine Francesca De Patre, figlia dell’ex centrocampista di Atalanta e Cagliari Tiziano e social media manager del Pineto, ha descritto comportamenti e stati d’animo di un calciatore e un allenatore tra le mura domestiche e di quanto oggi la rete influenzi a tutto tondo i rapporti con l’esterno.

Commenti

Comments are closed.