Un manifesto per la pace e un’ Europa diversa

Porto S.Elpidio (Fm).- “Una democrazia è reale se consente agli  esseri umani, come agli Stati, di non avere padroni, di essere davvero liberi. Di non svendere ai mercati il diritto alla salute, di non affossare la piccola impresa che vive del proprio lavoro a vantaggio della speculazione del grande capitale, di non mettere a repentaglio la convivenza pacifica tra i popoli e l’esistenza dei medesimi per l’espansionismo di un’alleanza militare al servizio di un gigante a stelle e strisce.  “

E’  la convinzione che emerge dal “Manifesto  per la pace, i diritti sociali ed un nuovo multilateralismo” firmato da alcuni dei principali intellettuali italiani.

Tra questi, Stefano Orsi, celebre analista geopolitico italiano, che presenterà il documento, in esclusiva regionale, domenica 19 maggio, a partire dalle 18, alla Sala Gigli di Porto Sant’Elpidio.

A dialogare con l’illustre esperto sarà Marianella Fioravanti,  marchigiana, leader regionale di Democrazia Sovrana e Popolare e candidata alla prossima competizione elettorale continentale, nella Circoscrizione Centro, per il movimento di Marco Rizzo e Francesco Toscano.

Al centro della discussione una nuova concezione multipolare. Un modello geopolitico fondato sull’autodeterminazione dei popoli. “L’Europa”- spiega il manifesto – non è l’Unione Europea: mai come in questo momento è evidente la radicale divergenza tra le politiche delle istituzioni di Bruxelles e gli interessi reali di chi abita il Vecchio Continente.

Marianella Fioravanti, Democrazia Sovrana e Popolare

Le prime sono sintonizzate sulla volontà di Washington tesa ad impedire l’emergere di economie in crescita di altre aree del mondo ed imporre, con la Nato, il paradigma unipolare affermatosi dopo la fine della Guerra Fredda.  I governi europei rincorrono, contro i loro stessi popoli, l’unipolarismo di marca statunitense correndo verso un progressivo isolamento mondiale e una possibile catastrofe bellica. 

La prima vera sfida per le Nazioni europee è quella di fermare la guerra ai propri confini, prima che ci travolga nella barbarie, nella depressione economica e nel rischio di un conflitto nucleare. Per uscire da questo processo degenerativo in accelerazione è necessario imporre subito un cessate il fuoco in Ucraina e in Palestina, emergenze di fronte a cui ogni giorno perso è un crimine contro l’umanità e contro la giustizia”.

Alla sovranità come via verso  un nuovo e pacifico multilateralismo si aggiunge l’affermazione dello stesso principio per  un nuovo protagonismo degli Stati europei a salvaguardia del lavoro e dei diritti sociali.  “Il manifesto – afferma la coordinatrice marchigiana di Democrazia Sovrana e Popolare – mette in evidenza come da trent’anni, la cessione di sovranità abbia coinvolto tutti i governi che si sono succeduti, senza distinzioni di schieramento, a prescindere dalle contrapposizioni fasulle, di costume,  funzionali a mobilitare il consenso di liberalconservatori e liberalprogressisti. Destra e sinistra sono entrambe liberiste, facce di una stessa medaglia che in comune hanno, da decenni, privatizzato importanti settori dell’economia pubblica e strategica. E’ arrivato il momento di cambiare”.

Nella foto : l’analista geopolitico Stefano Orsi

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