Una nuova TAC per l’ospedale di Fano

Fano (Pu).-“Un innesto di fiducia per il sistema sanitario che stiamo potenziando e su cui stiamo investendo, per questo migliorerà”. Così il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, all’inaugurazione di questa mattina del Tomografo Assiale Computerizzato, installato nel reparto di Diagnostica per Immagini del Presidio Santa Croce di Fano.

In presenza di autorità, rappresentanti istituzionali e personale sanitario, Saltamartini ha illustrato lo spirito della riforma sanitaria che mira a garantire le migliori prestazioni ai cittadini e ha insistito sugli investimenti che la Regione sta attuando per rendere la sanità marchigiana tra le migliori. “Una sfida – ha detto – ma le idee, i programmi e gli investimenti ci sono, per questo sono ottimista. Una sanità, quella di Marche Nord, che, va ricordato, è un modello di eccellenza: tanti cittadini vengono qui a curarsi, vogliamo far sì che i pesaresi non ricorrano più ai servizi fuori regione”.

Va quindi riconosciuto “l’alto livello di professionalità che vogliamo incrementare e potenziare adeguando la domanda all’offerta”. In questa direzione il bilancio che fra pochi giorni la Regione approverà:sono 110 le nuove borse di studio per i medici di medicina generale e 42 nuove borse per i medici specialisti.  La medicina del territorio viene rafforzata con l’acquisto e la fornitura di apparecchiature sanitarie, anche per i medici di medicina generale, per le Case di Comunità, Case della Salute e Studi associati di MMG e PLS, per oltre 9 mln sul triennio 2023-2025.

All’attuale dotazione tecnologica dei presidi ospedalieri di Pesaro e Fano si è aggiunta  l’innovativa TAC REVOLUTION EVO che permette l’analisi della zona in esame su 128 strati e che consente di ottenere immagini ancora più dettagliate, in minor tempo e con minori radiazioni. La nuova TAC va a sostituire un vecchio Tomografo Assiale Computerizzato in dotazione al Santa Croce di Fano dal 2007 ed il risultato ottenuto è supportato anche dall’acquisito di un apposito software di intelligenza artificiale, con esiti particolarmente efficaci in favore dei pazienti. Dall’impiego del nuovo macchinario, infatti, si ottiene fino all’80% in meno di radiazioni somministrate al paziente rispetto ai metodi tradizionali, a cui corrisponde, al contempo, una più elevata qualità delle immagini acquisite.

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